Per la prima volta il Tour de France parte dall’Italia. Lunedì 1° luglio la tappa Piacenza-Torino

Il sindaco Tarasconi, presente alla cerimonia inaugurale di Parigi, l'ha definita "un’occasione unica di valorizzazione e di promozione per la città, il comune e tutto il territorio provinciale". Le tappe italiane

Cerimonia di presentazione ufficiale del Tour de France 2024 questa mattina al Palais de Congrès di Parigi. Un evento in grande stile con quasi 4mila persone presenti, tra giornalisti, organizzatori, autorità e ospiti. C’erano anche le delegazioni delle città italiane coinvolte ne Grand Départ, la grande partenza del Tour che per la prima volta nella storia dell’evento sportivo (il più seguito al mondo dopo i mondiali di calcio) si svolgerà proprio in Italia, da Firenze a Rimini, da Cesenatico a Bologna, da Piacenza a Torino.

Per l’Emilia-Romagna, in rappresentanza di tutti gli amministratori coinvolti, ha parlato il presidente Stefano Bonaccini ricordando che gli oltre 600 chilometri di percorso che si svilupperà nel territorio regionale rappresentano un impareggiabile omaggio ai campioni emiliano-romagnoli che hanno fatto la storia del ciclismo mondiale, come Marco Pantani, Gino Bartali, Fausto Coppi.

«Siamo pronti ad accogliere il Tour de France, una straordinaria opportunità per l’Italia, frutto di un eccezionale lavoro di squadra tra Istituzioni nazionali e territori lungo tre anni- ha detto Bonaccini -. Parlo a nome della mia Regione e di tutti loro: ringrazio il sindaco Nardella, il sindaco Lo Russo e il presidente, perché insieme abbiamo fatto l’impresa, quella di portare il Tour de France in Italia, di portarlo sulle nostre strade e nelle nostre comunità. Un sogno che si avvera”.

«Siamo nel pieno di una serie di eventi che dimostrano quanto sia importante questa manifestazione sportiva per Parigi e per tutta la Francia» hanno detto il sindaco di Piacenza Katia Tarasconi e l’assessore al Marketing Simone Fornasari, entrambi oggi nella capitale francese, invitati al lancio ufficiale del Tour e di tutti gli eventi collegati.

«Si percepisce la passione, la partecipazione e l’interesse non solo della Francia e dell’Italia ma del mondo intero» ha aggiunto il sindaco di Piacenza, convinta più che mai di quanto la tappa piacentina del Tour sia un’occasione unica di valorizzazione e di promozione per la città, il comune e tutto il territorio provinciale.

«Sto partecipando a riunioni tecniche e operative ormai da tempo – ha detto l’assessore Fornasari – e stiamo mettendo a punto una serie di iniziative con le quali intendiamo, come amministrazione comunale, cogliere al meglio questa imperdibile vetrina sul mondo. I migliori ciclisti in assoluto attraverseranno le vie della nostra città, passeranno di fianco ai nostri monumenti prima di lanciarsi nella corsa vera e propria che li porterà a Torino, e tutto questo lo faranno con gli occhi di tutto il mondo puntati addosso. Ci stiamo preparando al meglio: sarà un evento straordinario, senza precedenti».

La cerimonia di presentazione si è svolta a partire dalle 11,30 al Palais de Congrès di Parigi e, dopo un cocktail, le delegazioni italiane – compresa quella piacentina – si sono spostate nella sede dell’Ambasciata italiana a Parigi per una conferenza stampa e un altro evento più ristretto dedicato alla comunicazione e al networking.

«Voglio rivolgere un particolare ringraziamento a Christian Prudhomme e a tutta la famiglia del Tour per aver creduto nel nostro progetto. Il Tour rappresenta un’occasione unica di visibilità internazionale e di attrattività turistica per l’intero Paese- ha aggiunto Bonaccini-. E per la nostra regione in particolare, un’ulteriore, preziosa occasione di rinascita di quei territori così duramente colpiti dall’alluvione del mese di maggio, molti dei quali saranno attraversati da questa prestigiosa competizione”.

Alla presentazione, insieme al presidente Bonaccini, anche il sindaco della Città metropolitana di Firenze, Dario Nardella, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, il sindaco della città metropolitana di Torino, Stefano Lorusso.

E i sindaci di Rimini, Jamil Sadegholvaad; di Cesenatico Matteo Gozzoli; di Piacenza Katia Tarasconi. Oltre a Mattia Santori, consigliere delegato al Turismo e ai Grandi eventi sportivi del Comune di Bologna, e Davide Cassani, presidente di Apt Servizi, l’agenzia di promozione turistica della Regione Emilia-Romagna.

Ospiti dell’Ambasciatrice d’Italia in Francia, Emanuela D’Alessandro, alla successiva iniziativa promossa dall’Ambasciata italiana in collaborazione con l’ufficio ENIT di Parigi per presentare i territori e le Regioni italiane che saranno protagoniste del Tour de France 2024.

Giornata di presentazione alla quale ha partecipato anche Gianmaria Manghi, capo della segreteria politica della Presidenza della Giunta, che ha coordinato il lavoro necessario a portare il Tour qui, tenendo le fila con gli organizzatori e i partner istituzionali italiani.

Cento anni dopo la vittoria di Bottecchia, un omaggio all’Italia

Il conto alla rovescia è dunque iniziato. A cento anni esatti dalla vittoria di Ottavio Bottecchia, primo italiano a conquistare il podio del Tour nel 1924, la 111^ edizione della Grande Boucle renderà omaggio – dal 29 giugno al 1^ luglio 2024- alla storia, all’arte, al paesaggio italiani.

E l’Emilia-Romagna con un ruolo primario, con decine di località che saranno attraversate dalla carovana gialla, nelle province di Forlì-Cesena, Rimini, Ravenna, Bologna e Piacenza, in un territorio in cui il ciclismo vanta grandissime tradizioni e radici popolari.

Le tre tappe italiane e le località toccate in Emilia-Romagna

Tappa Firenze – Rimini (206 km), sabato 29 giugno.

Da Piazzale Michelangelo, con il passaggio davanti al Museo intitolato a Gino Bartali a Ponte a Ema, dove è nato, al Mare Adriatico: 205 chilometri con un dislivello di 3.800 km tra il valico dei Tre Faggi, ancora in territorio toscano, fino al Monte Barbotto e al Colle di San Leo, in territorio emiliano-romagnolo, le due salite più dure. Un percorso impegnativo che in Emilia-Romagna toccherà i seguenti Comuni: Premilcuore, Galeata, Santa Sofia, Bagno di Romagna, Sarsina, Mercato Saraceno in provincia di Forlì-Cesena; Novafeltria, Talamello, San Leo, in provincia di Rimini, e dopo un passaggio nella Repubblica di San Marino, l’arrivo nella città capoluogo.

Tappa Cesenatico – Bologna (201 km) domenica 30 giugno

Dalla località sulla costa emiliano-romagnola in cui è nato Marco Pantani, al quale è dedicata la tappa, a Bologna con gli impegnativi tornanti del Colle di San Luca, passando per la Cima Gallisterna e l’autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, due luoghi legati ai Mondiali di Ciclismo del 2020.  Un percorso che attraverserà i Comuni di Cesenatico, in provincia di Forlì-Cesena; Cervia, Ravenna, Russi, Faenza, Brisighella, Riolo Terme in provincia di Ravenna; Imola, Dozza, Castel San Pietro Terme, Ozzano dell’Emilia, San Lazzaro di Savena, Pianoro, in provincia di Bologna, oltre al comune capoluogo punto di arrivo della tappa.

Tappa Piacenza – Torino (229 km), lunedì 1^ luglio

Una tappa interamente pianeggiante per velocisti puri. Piacenza, Rottofreno, Sarmato, Castel San Giovanni i comuni attraversati nel Piacentino. Prima di spostarsi in Lombardia e Piemonte nei luoghi di Fausto Coppi, il campionissimo. Fino a Torino, da dove i ciclisti partiranno per dirigersi in territorio francese.

 

Quasi 2 milioni di presenze e un indotto stimato in 120 milioni di euro

Secondo uno studio commissionato dalla Regione, per le prime tre tappe del Tour si possono prevedere circa 1,8 milioni di spettatori presenti in Italia, di cui oltre 730 mila in Emilia-Romagna. Arriveranno a circa 150mila le presenze previste negli alberghi, oltre la metà in Emilia-Romagna. Importanti le ricadute economiche, con un indotto diretto di 59 milioni di euro, di cui 29 milioni in regione, più l’indotto e i benefici indiretti a livello nazionale per ulteriori 47 milioni, con altri 13 milioni sulle aziende della filiera del ciclismo.

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