La Regione E.R. pronta a cancellare il voto elettronico per i consorzi di bonifica

Piccinini (M5S): “Decisione assurda. Colpo di spugna che danneggia trasparenza e partecipazione” 

Non è mai entrato davvero in funzione ma il voto elettronico per le elezioni dei consorzi di bonifica poteva essere un modo per rendere più democratica ed estesa a tutti gli aventi diritto la scelta dei consigli di amministrazione che gestiscono questi enti a cui molti cittadini pagano una tassa di non sempre facile comprensione. Nonostante il voto elettronico sia stato utilizzato ad esempio per eleggere i rettori di svariate università italiane, la Regione Emilia Romagna è sempre sembrata “allergica” alla messa in pratica di questo strumento di democrazia diretta ed ha in più occasioni accampato problematiche tecniche in realtà assolutamente superabili. Ora, secondo il capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle Silvia Piccinini sarebbe addirittura in arrivo un colpo mortale a questa possibilità.

“La Regione vuole smantellare il voto elettronico nelle elezioni dei Consorzi di bonifica, cancellando uno strumento previsto dalla legge, che punta ad assicurare trasparenza e partecipazione all’interno di un organismo che ha responsabilità fondamentali per quanto riguarda la gestione del rischio idraulico e la messa in sicurezza dei nostri territori”.

È quanto denuncia la consigliera pentastellata, dopo che la Regione ha presentato un emendamento, all’interno della manovra di bilancio che verrà votata in aula la prossima settimana, che abolisce la possibilità di utilizzo del voto elettronico all’interno delle elezioni dei Consorzi di bonifica. “La Regione, anziché provare ad attuare seriamente una norma che garantisce la partecipazione, preferisce cancellare il problema eliminandolo alla radice, per evitare di doversene fare carico – spiega Silvia Piccinini – Nelle ultime elezioni dei consorzi regionali, infatti, ha partecipato appena lo 0,21% degli aventi diritto. Senza contare che il voto elettronico, previsto tra l’altro dagli stessi statuti dei vari consorzi, poteva assicurare quella trasparenza che troppo spesso è mancata durante le varie tornate elettorali. Adesso, nonostante l’impegno assicurato a parole dalla stessa Regione sia nella scorsa legislatura che in recenti risposte ad interrogazioni in aula, si rinuncia a cercare di risolvere i problemi esistenti cancellando tutto con un colpo di spugna. Una decisione inconcepibile e contro la quale il MoVimento 5 Stelle si è già opposto in commissione e si opporrà in aula la prossima settimana” conclude Silvia Piccinini.

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