Bonifiche: la Regione Emilia Romagna elimina la possibilità del voto telematico

Confedilizia e di Giustizia e Trasparenza voteranno contro il cambio di statuto imposto da Bologna

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma congiunta della Lista Giustizia e Trasparenza e di Confedilizia Piacenzasulla scelta della Regione di mettere la pietra tombale sulla possibilità di eleggere telematicamente i consigli di amministrazione dei consorzi di Bonifica. Una possibilità mai decollata neppure durante la pandemia.

«In piena estate 2023, con un autentico colpo di mano, la Regione Emilia Romagna ha cassato, mediante la modifica di due articoli delle leggi regionali 10\23 e 42\84, con una delibera della Giunta, l’impegno ad introdurre il voto telematico per l’elezione dei membri dei Consigli di Amministrazione dei Consorzi di Bonifica e, a dicembre, ha modificato il modello di “statuto tipo “ dei Consorzi, togliendo la previsione del voto telematico .
In un sol colpo quindi e all’interno di un dispositivo riguardante tutt’altro oggetto: “Disposizioni collegate alla prima variazione al bilancio di previsione 2023-2025” la Regione ha modificato uno dei principi cardine delle norme in materia di Consorzi di Bonifica. Norme con le quali si impegnava “a promuovere la partecipazione al voto e la formazione di liste rappresentative della pluralità della contribuenza” (art. 16, comma 5 della LR 42 del 1884). Condizione assicurata dall’art.17 comma 3: “Gli statuti disciplinano in particolare le modalità di svolgimento delle elezioni nel rispetto dei seguenti principi: a) favorire la partecipazione al voto dei consorziati anche attraverso l’utilizzazione di nuovi sistemi di voto, ivi compresi
quelli di tipo telematico, attraverso modalità certificate che assicurino la provenienza del voto, la segretezza e la non modificabilità dello stesso; b) assicurare la concorrenzialità delle liste e la libera espressione del voto.
Nonostante le numerosissime sollecitazioni provenienti sia dalla società civile che dalle interrogazioni alla Giunta di alcuni Consiglieri dell’Assemblea Legislativa, nonostante il provvedimento del Tribunale di Piacenza che nel novembre 2020 aveva deciso – su richiesta di Confedilizia di Piacenza – la sospensione delle elezioni indette dal Consorzio di bonifica, proprio a causa della sola modalità di voto in presenza anziché anche con modalità telematica, confermata da una ordinanza della Cassazione nel 2022; nonostante tutto questo la Giunta regionale ha valutato in modo del tutto incomprensibile e ingiustificato che “la modalità di voto telematico non presidiato non è tecnicamente applicabile”.
In conclusione, malgrado la conclamata scarsissima partecipazione degli elettori “in presenza” (I Consigli di amministrazione dei sei Consorzi di Bonifica andati alle elezioni nel dicembre 2020 sono l’espressione del voto di appena 2.764 elettori su 1.330.621, lo 0,21% !), la Giunta Regionale ha modificato con Delibera n.2153 del 12 dicembre 2023 lo Statuto tipo dei Consorzi di Bonifica abrogando la possibilità del vototelematico dal comma 8 dell’art. 18 ed invitando perentoriamente tutti i Consorzi ad adeguare i propri statuti allo schema tipo regionale. Siamo quindi alla partita finale, con una decisione che riduce gli spazi di democrazia, calpestando in questo modo la libertà e la possibilità di espressione di voto da parte dei cittadini in merito all’elezione dei Consigli di Amministrazione dei Consorzi, che hanno grande potere nella determinazione di grandi opere da effettuare sul territorio, con ingenti spese non sempre giustificate, sia dal punto di vista economico che ambientale.
Soprattutto viene limitata ai cittadini proprietari di immobili urbani e fondi rustici, la possibilità di eleggere, tramite il voto telematico, consiglieri che rappresentino le proprie esigenze, rispetto a quelle prevalenti del mondo agricolo, e possano svolgere una funzione di autentico controllo all’interno dei Consorzi.
Una decisione d’imperio che non rappresenta certo una nota di merito per una istituzione che si propone, in ogni occasione, come un esempio di democrazia e di buona amministrazione.
Per questi motivi i consiglieri di Confedilizia e di Giustizia e Trasparenza, all’interno del Consorzio di Bonifica di Piacenza, esprimeranno la propria netta contrarietà al nuovo modello di Statuto, così modificato dalla Regione».

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