Amazon Castelsangiovanni (Piacenza): sciopero mercoledì 11 ottobre

Presidio di fronte ai cancelli organizzato da Cgil, Cisl, Uil dalle 9 alle 12. “Proposto 1% di aumento, mancate risposte su sicurezza e salute sul lavoro”

Cancellato l'incontro fra Amazon e i sindacati
Un momento dello sciopero di venerdì a Castel San Giovanni @photoMTT - Cgil PC

Sciopero di “tutti i lavoratori, diretti e “somministrati” di Amazon a Castelsangiovanni (Piacenza) per l’intera giornata di mercoledì 11 ottobre. Così si legge in un volantino distribuito in queste ore nello stabilimento Amazon di Castelsangiovanni (Piacenza) e firmato da Filcams Cgil, Nidil Cgil, Fisascat Cisl, Felsa Cisl, Uiltucs Uil e Uiltemp di Piacenza dopo un’assemblea convocata dai sindacati che ha deciso per l’astensione del lavoro.

“Il nostro lavoro vale più dell’1% di aumento proposto dall’azienda”, denunciano i sindacati. “Abbiamo ricevuto dinieghi rispetto all’aumento dei buoni pasto e all’allargamento del welfare aziendale, inoltre – proseguono Cgil Cisl e Uil – l’azienda non ascolta i lavoratori sulle criticità su salute e sicurezza. Registriamo poi continue contestazioni per motivi del tutto futili e pretestuosi”. I lavoratori “pretendono il giusto rispetto per chi, tutti i giorni, contribuisce alla crescita di Amazon”.

Lo stato di agitazione è stato proclamato il 27 settembre ma nessun passo avanti in direzione dei lavoratori è stato fatto da allora.
Cosi si è arrivati alla proclamazione di sciopero, previsto per domani, mercoledì 11 ottobre, per l’intera giornata di lavoro.
PRESIDIO
Un presidio è stato convocato di fronte ai cancelli dello stabilimento Amazon MXP5 di Castelsangiovanni dalle ore 9:00 alle ore 12:00 di mercoledì 11 ottobre (via Dogana Po, 4/A).
“In un periodo come questo che sta segnando le economie personali e familiari – scrivono i sindacatidelle lavoratrici e dei lavoratori dovuto al caro-prezzi dei beni primari, del carburante, di luce e gas, con il conseguente grande guadagno di pochi a fronte dei seri disagi che gravano sulle persone che nel lavoro trovano la loro unica fonte di sostentamento rende ancora più inaccettabile l’atteggiamento di Amazon che, testuali parole, si pone “l’obiettivo di essere la miglior azienda in cui lavorare”.
Sempre tenendo a mente questo nobile obiettivo ci preme sottolineare il disagio che i comportamenti manageriali, le tante lettere di contestazione inviate, sempre più spesso, per motivi molto futili e che generano stress e insicurezza nei lavoratori, la gestione non sempre comprensibile delle tematiche di salute e sicurezza e dell’infermeria e la mancanza di un regolamento aziendale stanno causando ai dipendenti dell’Azienda”.

(Foto repertorio)

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