Val Tidone: ristoratore impiegava due persone in nero (su sette)

Denunciato il proprietario, stop all’attività e sanzioni per oltre 100mila euro. Un lavoratore non aveva potuto godere delle ferie fra il 2019 ed il 2022. Solo alcune delle ore lavorate venivano registrate

Due lavoratori, un italiano e uno straniero, stavano lavorando a nero in un pubblico esercizio della Val Tidone. Alla fine dei controlli i carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Piacenza sono riusciti a portare alla luce questa ed altre gravi irregolarità della struttura. Il titolare di 61 anni è stato denunciato e gli sono state contestate una serie di sanzioni e multe relative a varie irregolarità in materia della normativa sul lavoro per un totale di oltre 100mila euro (105.633 euro). I militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Piacenza, al termine dell’attività ispettiva, hanno disposto la sospensione dell’attività di un ristorante, dopo aver scoperto i due lavorati in nero su sette della struttura. L’accertamento ha evidenziato anche violazioni in materia di lavoro, come aver omesso di registrare nel libro unico del lavoratore somme di denaro erogate in contanti, aver omesso di registrare il numero di ore effettivamente svolte registrandone solo alcune, aver impiegato un lavoratore dal 2019 al 2022 senza consentirgli il periodo minimo di ferie stabilito dalla normativa e  aver erogato al lavoratore parte della retribuzione in contanti per il periodo dal gennaio 2019 all’agosto 2023 per un totale di 56 mensilità.

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