“Storie di sport”. Mauro Molinaroli presenta il suo ultimo libro dedicato ai campioni piacentini

Lunedì 8 aprile, alle 18, al PalabancaEventi (Sala Panini) nuovo appuntamento culturale organizzato dalla Banca di Piacenza

Lunedì 8 aprile, alle 18, al PalabancaEventi (Sala Panini) nuovo appuntamento culturale organizzato dalla Banca di Piacenza. Il giornalista e scrittore piacentino Mauro Molinaroli presenterà la sua ultima fatica editoriale: “Storie di sport – Campioni e protagonisti piacentini dal Novecento ad oggi” (Edizioni MM). Il volume sarà illustrato dall’autore in dialogo con il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi, con il direttore tecnico del Piacenza Calcio Totò De Vitis e con Alessandro Bossalini, tecnico staff della Nazionale Assoluta di Spada. Modererà l’incontro Giorgio Lambri, caposervizio della redazione sportiva del quotidiano Libertà. Molinaroli racconta le storie dei protagonisti dello sport piacentino che gli sono rimasti nel cuore. Un capitolo, per esempio, è dedicato ai fratelli Inzaghi, che da San Nicolò hanno spiccato il volo: prima con una brillante carriera da calciatori e, in seguito, da allenatori. A Pippo (campione del mondo sia con il Milan che con la nazionale e con due Champions vinte) è andata meglio che a Simone da “numero 9”, mentre in panchina la situazione si è ribaltata, con Simone che si sta affermando come uno dei migliori mister italiani. «Sono cresciuti – scrive l’autore -, oggi appartengono al mondo, sono globalizzati e il loro territorio non ha confini. Noi, che i confini li abbiamo ben delineati, li ricordiamo per cosa hanno rappresentato in anni lontani, quando il calcio era meno tossico e probabilmente più umano, ma questa è un’altra storia».

Ingresso con prenotazione: [email protected]; 0523 542441 (dal lunedì al venerdì, 9-13 e 15-17).

Il libro “Storie di sport – Campioni e protagonisti piacentini dal Novecento ad oggi”

Un poderoso e voluminoso lavoro che mette in fila i protagonisti delle varie discipline sportive che hanno saputo lasciare il seno nella storia e nella vita. Da Pino Dordoni a Sandro Puppo, dai mitici Gazzosini a Rodolfo Betta (il primo piacentino che prese parte al Tour de France). Paola Scotti, la prima campionessa italiana di ciclismo femminile nel 1962, Ippolito Sanfratello, Giordano Maioli, Bruno Polidoro, Giuseppina Bersani, Saba Amendolara e diversi biancorossi che hanno fatto la storia del Piacenza. Da Carlo Girometta, olimpionico nel 1936 insieme a Sandro Puppo a Tino Molina, tecnico che portò il Piacenza in serie B nel 1969. Ma anche i “Papaveri” e Dario Seratoni, Titta Rota e Gigi Cagni, i grandi protagonisti della serie A. E ancora, pugili, ciclisti del valore di Giorgia Bronzini e Giancarlo Perini.

Cento anni di storie, di emozioni, di successi e di sconfitte. Ma soprattutto un secolo di vite vissute, in cui il ricordo, la storia e la memoria si fondono in una narrazione autentica e profondamente sincera. Alcuni dimenticati dal tempo, altri ancora oggi nella mente di tanti. Sono scelte di cuore e di passione, di sportivi destinati a far parte di un ideale Pantheon di uomini illustri grazie alle loro imprese e alle loro fatiche. Ancora: Luciana Meles, Claudia Salvarani, Alessandro Bossalini, Angela Tassi, Tarquino Provini, Felice Baldini, Pippo e Simone Inzaghi, Gino Rossi e Aldo Longinotti e tanti altri protagonisti di un secolo, il Novecento, accompagnato da profondi cambiamenti e da vicende straordinarie: “Un tentativo – spiega l’autore – di narrare attraverso emozioni e ricordi più o meno lontani, figure che hanno dato tanto alla comunità piacentina, attraverso una narrazione letteraria che vede lo sport come fenomeno sociale oltre che sportivo”.

Chi è Mauro Molinaroli

Mauro Molinaroli, giornalista professionista per anni è stato responsabile dell’Ufficio Stampa del Comune di Piacenza e ha collaborato con il quotidiano “Libertà” e con il quotidiano “La Stampa”. Oggi si dedica alla scrittura e all’organizzazione di eventi letterari. Ha scritto diversi libri sulla storia e sul costume di Piacenza. Il suo primo lavoro è stato “Piacenza in camicia nera” (Humanitas) è del 1983.

Con le Edizioni Berti ha scritto “C’è un grande prato verde” (2002), “Tra stadio e realtà” (2003). E’ del 1993, il volume “Lo sai che i papaveri” con Paolo Gentilotti (Camuzzi); in ambito sportivo ha scritto “Lo Zar” (Limina) del 1998, “Il ring di tante vite” (2022) e il diario sentimentale “Campioni del mio cuore” (2023).

“Ognuno ha tanta storia” (2010), è un percorso nella città di ieri mentre “Le frazioni di Piacenza” è un viaggio nelle periferie urbane, insieme a “Quelli che il Ciano” (Scritture). Ha scritto alcuni volumi sul cinema: “Al cinema con Cat” (2007) e “Al cinema con Cat 2” (2008) insieme con Stefano Pareti. Nel 2011 ha scritto “Il cinema in rivolta. Marco Bellocchio e i pugni in tasca” (Baldini+Castoldi) e del 2013 è “Prima visione. Cinema a pubblico a Piacenza dal Dopoguerra al Bobbio Film Festival” (Scritture). Dopo la tragedia del Covid nel 2020 ha pubblicato “La notte più buia” (MM) e “La città dolente” (2021).

 

 

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