Potrebbe essere Sabrina Ye la ragazza ripresa in stazione

La studentessa scomparsa assomiglia alla ragazza ripresa lunedì verso le 17,30 nella sala di attesa di piazzale Marconi

Sabrina Ye forse ripresa in stazione

Le speranze di ritrovare rapidamente Sabrina Ye, la giovane studentessa del Liceo Gioia sono – al momento – racchiuse in un frame, in un fermo immagine, catturato dalle telecamere di sorveglianza della stazione di Piacenza verso le 17,30 di lunedì pomeriggio.

I carabinieri e la polizia ferroviaria stanno analizzando proprio quanto registrato dal sistema di videosorveglianza, per capire se la giovane ripresa sia Sabrina. Il colore degli abiti indossati sembrerebbe corrispondere. A mostrare pubblicamente il fermo immagine è stata la trasmissione di Rai3 chi l’ha Visto che ha raccolto l’appello dei famigliari.

Wen Lan Ye, lo ricordiamo, ha fatto perdere le sue tracce dopo essere stata bocciata all’esame per la patente. Ha inviato qualche messaggio WhatsApp e poi sembra essere stata inghiottita dal nulla. Aveva con sé i documenti e indossava una camicia bianca, pantaloni neri, scarpe vans nere, un cappotto grigio ed una borsa nera.

La giovane, come ci ha confermato una cugina, non si era mai allontanata in precedenza, senza aver  prima avvisato «Non è da lei, perché se torna più tardi di solito avvisa» .

Se fosse veramente Sabrina la giovane ripresa nell’atrio della stazione potrebbe prendere quota l’ipotesi di un allontanamento volontario in treno, chissà verso quale meta. Proprio in quell’orario parte un treno per Voghera che ferma anche a San Nicolò, non lontano da S.Antonio luogo frequentato dalla studentessa. Ma poco più tardi partono anche regionali veloci per Milano e per Rimini. Sabrina potrebbe essere stata fotografata in una qualche stazione di arrivo o su un treno da un’altra telecamera di sorveglianza.

Intanto sono varie le segnalazioni giunte alle forze dell’ordine che stanno indagando per vagliarne l’attendibilità. Chiunque avesse informazioni anche solo potenzialmente utili è invitato a contattare il 112 o il 113.

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