La denuncia dei cittadini di Sant’Antonio: “Via Einaudi come una pista da Formula 1”

E' quanto emerso durante la nuova tappa del tour elettorale di Stefano Cugini, candidato di Alternativa per Piacenza

Auto che sfrecciano a forte velocità su via Einaudi e rumore insopportabile tanto da non poter tenere le finestre aperte, d’estate, nelle ore serali. La tappa di Zaino in Spalla ha raccolto, come sempre, problematiche concrete che condizionano la qualità della vita dei residenti di un quartiere. Sant’antonio e la Veggioletta sono comprese tra via Emilia Pavese e via Einaudi. “É una pista da formula uno – lamenta un residente la cui abitazione affaccia su via Einaudi – non si possono tenere le finestre aperte, auto e moto sfrecciano a velocità folle. Ci vorrebbero sistemi di tutor per regolare la velocità o barriere antirumore, ma qualcuno le ritiene troppo impattanti. Qui si che servirebbe una rotonda a spezzare la continuità del circuito”.
“Siamo a pochi chilometri dalla città ma siamo praticamente costretti a prendere l’auto per raggiungerla – dice una residente – vorremmo prendere la bicicletta ma non ci sono piste ciclabili da percorre in sicurezza e gli autobus sono a distanza di mezz’ora l’uno dall’altro”.
“Pensavo che questa tappa di Zaino in Spalla sarebbe stata più tranquilla perché durante il mandato parecchi consiglieri comunali hanno insistito sulla zona – ha detto il candidato sindaco di ApP Stefano Cugini – invece ancora una volta le persone avevano veramente voglia di parlare, soprattutto di via Einaudi e della velocità dei mezzi che vi passano. Tra le soluzioni, una rotatoria che rallenterebbe la velocità, questo dimostra quanto sia importante sentire i residenti prima di fare i piani delle opere pubbliche. Ci siamo accorti, da questi tour, quanto sia diffuso in città il desiderio di ridurre davvero l’uso dell’automobile privata, questo è un ottimo inizio, si spera, con i soldi che arriveranno e i progetti che già ci sono, di poter implementare in modo deciso il chilometraggio delle piste ciclabili in sede propria, per maggiore sicurezza e, di conseguenza, vivibilità della zona”.

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