Consorzio di Bonifica: Confedilizia e Legambiente commentano la decisione del giudice

Pubblichiamo il commento di Confedilizia nazionale e di Legambiente sulla decisione del giudice di Piacenza che ha confermato la sospensione delle elezioni del Consorzio di bonifica.

Il Tribunale di Piacenza (Giudice Stefano Aldo Tiberti), con ordinanza di oggi, ha confermato la sua decisione di sospendere – in seguito a ricorso presentato dalla Confedilizia territoriale – le elezioni indette per il 13 e 14 dicembre prossimi per il rinnovo del Consiglio di amministrazione del Consorzio di bonifica di Piacenza. Nel contempo, disponendo la riconvocazione dell’assemblea consortile per le votazioni anzidette, ha ordinato al Consorzio
di procedere tempestivamente all’attuazione dell’articolo 18 del suo Statuto, nella parte in cui
prevede la regolamentazione delle modalità di voto in forma telematica.
La decisione del Tribunale è importantissima in quanto evidenzia come vi sia stata nella vicenda piacentina una “non legittima compressione del diritto di voto dei consorziati” nel momento in cui il Consorzio ha radicalmente escluso la possibilità degli stessi di esercitare il voto telematico nonostante tale modalità di voto sia espressamente e chiaramente prevista dallo Statuto dall’articolo 18. Da una disposizione, cioè, che – come evidenzia il Giudice – è rimasta inattuata per ben otto anni (e cioè per un periodo di tempo sicuramente irragionevole, rispetto al termine biennale previsto dallo Statuto per la sua attuazione).

Legambiente: Finalmente vengono riconosciuti i diritti dei contribuenti elettori

“Accogliamo con profonda soddisfazione l’esito del ricorso presentato da Confedilizia, che abbiamo fin dall’inizio  condiviso, per il rinvio delle elezioni del Consorzio di Bonifica di Piacenza stante l’impossibilità, da parte dei consorziati contribuenti, di esercitare il proprio diritto democratico di elettori attraverso la modalità di voto telematico come previsto da almeno dieci anni nello statuto dell’Ente.

L’Ordinanza emessa dal Giudice Dott. Tiberti si distingue, a nostro parere, per la completezza e chiarezza delle considerazioni svolte e valutazioni adottate su ogni singolo aspetto della vicenda, oltre che per le dettagliate motivazioni che danno ragione di quanto tante associazioni e cittadini vanno richiedendo da alcuni mesi.

Purtroppo, come sempre più spesso capita, dove non è arrivata la politica, l’Amministrazione Regionale e gli Organi di Gestione degli Enti coinvolti – in questo caso il Consorzio di Bonifica – è è stato necessario l’intervento della Magistratur,  per ribadire il  diritto sacrosanto dei cittadini contribuenti di non vedere compresso/limitato il loro diritto di partecipazione e voto.

L’Ordinanza odierna, indipendentemente da come questa vicenda evolverà nel tempo, inscrive un passaggio che non abbiamo timore di definire “storico” nei processi di gestione e di amministrazione dei Consorzi di Bonifica non solo a Piacenza ma nell’intera Regione.

Nessuno potrà più nascondersi di fronte alle proprie responsabilità a fronte di partecipazioni al voto in percentuali da prefisso telefonico [da 0,2 % a 1,5 %], alla presenza di liste uniche in quasi tutti i Consorzi di Bonifica che, a fronte di centinaia di migliaia di elettori attivi, mettono in evidenza i chiari limiti di un procedimento elettorale evidentemente barocco e superato, mirato a comprimere anziché esaltare la  partecipazione democratica alla gestione dell’Ente.

La partita quindi non si gioca solo sul voto telematico. Questo ha rappresentato solo il primo tempo di una sfida ben più difficile e importante. La pretesa di un sistema e di un processo elettorale davvero rappresentativo della volontà dei contribuenti  richiederà ulteriori sforzi e impegno da parte di tutti, anche da parte di chi oggi, incomprensibilmente, si ostina a difendere un sistema evidentemente datato e fallimentare.

Per il momento ci conforta la soddisfazione di aver raccolto un primo risultato importante . Bisogna dare atto ed apprezzamento all’impegno di Confedilizia che con la sua iniziativa legale, ha permesso di impedire lo svolgersi di un voto in condizioni inaccettabili. Ci auguriamo che l’espressione della Magistratura serva a sensibilizzare anche le forze politiche che governano la Regione ad un necessario cambio di passo per un adeguamento delle norme alle mutate esigenze di rappresentanza che formalmente dichiara di pronmuovere nel proprio Statuto. Servirebbe per una maggiore equità nel governo dei Consorzi di Bonifica ma anche per maggiore coerenza ai principi di democrazia alla quale senza dubbio la Regione E.R. si ispira.

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