Al Rotary Pallavicino incontro con la scrittrice Margherita Baldrighi

Serata ricca di storia e di emozioni la conviviale del Rotary Club Cortemaggiore Pallavicino con la partecipazione della scrittrice Margherita Baldrighi che ha presentato il suo libro “Come farfalle di Carta – un amore ai tempi della guerra”.

Il Presidente Luigi Mori, dopo i saluti a tutti gli intervenuti, ha presentato l’ospite della serata.
Margherita Baldrighi inizia la sua carriera lavorativa prima a Milano in una compagnia di assicurazioni, per proseguire presso la Direzione Commerciale di un istituto di credito lodigiano dove si è occupata, i primi dieci anni, di formazione per poi cambiare mansione e passare all’Ufficio Reclami dove rispondeva alle lettere di lamentela dei clienti. Questo lavoro le ha consentito di sfruttare la sua passione per la scrittura e sentirsi, in qualche modo, più vicina ai clienti cercando di risolvere le problematiche da loro segnalate. Dice l’autrice “da quando sono in pensione faccio esclusivamente le cose che mi piacciono: scrivere, viaggiare con gli amici e dedicare il mio tempo alle persone care”, in più collabora con una Casa Famiglia dove tante mamme, con i loro bambini, la accolgono sempre a braccia aperte.

Numerosi i temi toccati dalla scrittrice con il racconto del matrimonio dei nonni materni ricostruito leggendo la loro corrispondenza scambiata dal 1935 al 1943. Il racconto è stato arricchito anche dal dibattito con la platea.
Una storia realmente accaduta quella scritta nel libro e raccontata dall’autrice: marito e moglie (Zina e Gianfranco nonni dell’autrice) che vivono la loro relazione per la maggior parte degli anni in modo epistolare. Il loro matrimonio è durato sette anni, quattro dei quali Gianfranco li ha trascorsi prima al fronte e poi internato in un lager tedesco da dove non ha fatto ritorno. La moglie, che a Lodi lavorava in un ospedale e accudiva la famiglia, intratteneva con il marito una fitta corrispondenza che gli permetteva di condividere con lui la quotidianità; dagli scritti trapelava anche molto rispetto e un immenso amore.
Il nonno, dal giorno della partenza per la Grecia (04.02.1941), ha tenuto un diario giornaliero, di piccole dimensioni, ma grandissimo per il contenuto. In questa agendina ha annotato quotidianamente, fino all’agosto 1942, ciò che accadeva. In quell’agosto a Gianfranco avevano concesso una licenza per rivedere il figlio Vittorio di 14 mesi che giaceva in fin di vita in ospedale. Alla fine della licenza Gianfranco non ha riportato con sé il diario, che è rimasto gelosamente custodito dalla moglie in una valigia di cartapesta insieme alle preziose lettere e ai pochi oggetti restituiti dal Ministero della Difesa alla fine della guerra.
Momento di particolare intensità quando l’autrice racconta che, dopo aver effettuato molte ricerche, è riuscita a trovare la tomba del nonno e, con la famiglia, a raggiungere, visitare, portare un fiore e una preghiera sulla sua tomba nel Cimitero Militare di Zehlendorf a Berlino. In questo camposanto sono sepolte 1.179 vittime Italiane che, come Gianfranco, hanno dato la vita per la Libertà delle generazioni future.
Le riflessioni sono tantissime: dal NO alla guerra, ai Valori vissuti da marito e moglie come famiglia anche se lontani, alle cose e ai gesti dell’epoca che tanto significavano oltre alla consapevolezza che la storia va fissata, scritta, ricordata affinché non vada persa e sepolta con le persone.
La serata si è conclusa, oltre che con i complimenti alla scrittrice e lo sprone a scrivere ancora, con la consegna da parte del Presidente Luigi Mori del gagliardetto del Rotary in segno di Amicizia, riconoscenza e gratitudine a Margherita Baldrighi.

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