Venticinque interventi dei carabinieri per sedare liti domestiche o fra conoscenti

Sarà forse colpa della convivenza forzata a cui ci ha costretto il Coronavirus ma il numero di litigi famigliari sembra essere cresciuto a dismisura. Solo negli ultimi tre giorni, in città e provincia, i carabinieri di Piacenza hanno eseguito ben venticinque interventi per liti ed accese discussioni che hanno visto protagonisti giovani, cittadini stranieri, vicini di casa, familiari, coppie e fidanzati. Alla base di tutto in alcuni casi c’era la gelosia, in altri l’abuso di alcool, in altri ancora l’affidamento dei figli. Il tempestivo intervento dei militari ha evitato il peggio.

Le pattuglie del ocmando provinciale sono intervenute otto volte per liti tra le mura domestiche tra i comuni di Piacenza, Fiorenzuola d’Arda, Ziano Piacentino, Castel San Giovanni e Cortemaggiore; protagonisti alcuni stranieri conviventi che avevano alzato troppo il gomito e che quindi per futili motivi hanno iniziato a litigare. Due fratelli sono arrivati quasi alle mani per questioni economiche, un figlio ha discusso animatamente coi genitori, così come una coppia in via di separazione. Cinque sono stati gli interventi eseguiti per liti in strada tra Fiorenzuola d’Arda, Ponte dell’Olio, Piacenza e Borgonovo Val Tidone, sei invece sono stati gli interventi per liti che sono scoppiate davanti a bar o locali pubblici in Podenzano, Borgonovo e Piacenza tra avventori perlopiù ubriachi. Quattro sono stati gli episodi di liti tra vicini in Castelvetro, Gropparello e Piacenza. In un caso il motivo della lite è stato il non corretto utilizzo dei contenitori della raccolta differenziata di rifiuti. In due occasioni, a Piacenza, i militari sono dovuti intervenire per un giovane ubriaco e tre cittadini stranieri, anch’essi ubriachi e molesti, in strada.

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