Usca: lunedì incontro in Regione

Il direttore generale dell’assessorato alla Sanità Luca Baldino spiega “abbiamo atteso fino all’ultimo una proroga dal Governo per superare la scadenza del 30 giugno; non è arrivata e allora abbiamo dovuto agire con urgenza”. Intanto continua il presidio dei sindacati

Dalla Regione Emilia-Romagna massima disponibilità al confronto con le organizzazioni sindacali per definire tutti gli aspetti relativi alle Usca, le Unità Speciali di Continuità Assistenziale. Ad assicurarlo è Luca Baldino, direttore generale dell’assessorato regionale alla Salute, dopo la richiesta di chiarimenti da parte delle sigle sindacali Fimmg Emilia-Romagna e Snam Emilia-Romagna.

“Come Regione chiedevamo da tempo al Governo un provvedimento che superasse la scadenza del 30 giugno, che abbiamo atteso fino all’ultimo ma non è arrivato- spiega Baldino-. A quel punto siamo dovuti intervenire, con la massima urgenza, per evitare che il personale si ritrovasse senza contratto e lasciasse l’incarico”.

“Era essenziale farlo subito, per non lasciare a casa a partire da ieri i professionisti e le professioniste che hanno lavorato con impegno in questi mesi- continua il direttore generale-: una necessità ancora più stringente in questo periodo, dove la carenza di medici è concreta”.

“Da parte della Regione resta ovviamente la massima disponibilità a incontrare le organizzazioni sindacali per definire gli aspetti che verranno riterranno opportuni- conclude Baldino-. E già lunedì ci sarà una immediata convocazione di un tavolo di confronto”.

Presidio permanente dei sindacati

Intanto continua la mobilitazione dei sindacati. Dopo i presidi territoriali che, a partire da maggio, si sono svolti davanti a tutte le aziende sanitarie della regione, lunedì 4 luglio al via un presidio permanente nel piazzale della sede della Regione Emilia- Romagna (viale A. Moro 52) che durerà fino al 15 luglio. Presidio permanente che martedì 5 luglio vedrà gli interventi anche di Maurizio Petriccioli (segretario generale nazionale Cisl Fp) e Filippo Pieri (segretario generale Cisl ER).
“#PresidiarePerRiprogettare è l’ennesimo grido di allarme che vogliamo inviare forte e chiaro alla Regione Emilia- Romagna. Il tempo delle promesse mancate è scaduto, la Regione Emilia Romagna deve riscoprire il principio della coerenza tra parole ed azioni alla luce degli accordi sottoscritti. La CISL FP EMILIA- ROMAGNA è decisa nel continuare a combattere la buona battaglia per il rilancio dello sviluppo del Servizio Sanitario Regionale affinché il perimetro della nostra sanità pubblica non arretri”, ha dichiarato la segretaria generale CISL FP EMILIA-ROMAGNA Sonia Uccellatori.
Indispensabile una programmazione sanitaria che esprima una visione di prospettiva e decisioni chiare e condivise in merito agli assetti organizzativi del Sistema Sanitario, necessari per garantire l’adeguata presa in carico dei bisogni di cura delle comunità territoriali della nostra regione.
“Siamo convinti che il futuro migliore del Sistema Sanitario Regionale deve essere costruito
attraverso il riconoscimento del protagonismo dei professionisti sanitari. Da tempo continuiamo a sostenere che non vi è chiarezza rispetto ai piani assunzionali e di fabbisogno del personale e che il numero degli addetti in servizio è insufficiente rispetto alle reali esigenze di cura della popolazione”, ha continuato la sindacalista.
“Continueremo a mobilitarci perché senza risorse i Fondi delle Aziende necessari alla corretta e dovuta valorizzazione dei professionisti sanitari della nostra regione si stanno esaurendo”, come ormai da più di due anni denunciamo”, ha concluso Uccellatori.
Il presidio permanente sarà anche occasione di confronto con cittadinanza e politica attraverso le testimonianze dirette dei professionisti della sanità. Difatti l’invito è stato esteso a tutti i gruppi assembleari della Regione Emilia-Romagna, “in quanto crediamo che la ricchezza proprio del confronto, del dialogo possa generare nuove politiche di ampio respiro necessarie a riprogettare il nostro Sistema Sanitario Regionale”.

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