Una camminata alla scoperta delle Terre Alte d’Italia con il percorso trekking più lungo del mondo

Yuri Basilicò e Sara Furlanetto hanno presentato al PalabancaEventi il volume “Va’ sentiero” che racconta l’avventura vissuta per 28 mesi alla riscoperta del Sentiero Italia

Hanno affrontato in 28 mesi (da maggio 2019 a settembre 2021, un tempo dilatato dall’emergenza Covid) «il percorso trekking più lungo del mondo nel Paese più bello del mondo», per definirlo con le parole di Yuri Basilicò e Sara Furlanetto, protagonisti di questa lunga avventura il cui racconto è diventato un libro (“Va’ sentiero – In cammino per le terre Alte d’Italia”) presentato al PalabancaEventi (Sala Panini) per iniziativa della Banca di Piacenza. Gli autori hanno illustrato il volume, edito da Rizzoli, in dialogo con il giornalista Robert Gionelli, che ha sottolineato come la pubblicazione («ricca di contenuti e particolarità») sia nata dall’originale e affascinante progetto di un giovane (Yuri) che dopo gli studi aveva voglia di staccare la spina e di far conoscere il Sentiero Italia (percorso in origine di oltre 6mila chilometri, ora diventati quasi 8mila, lungo tutte le montagne italiane, ideato nel 1983 e realizzato dal CAI a partire dal 1990; inaugurato nel ’95, finì però nel dimenticatoio). Yuri Basilicò ha spiegato come nacque l’idea del progetto “Va’ sentiero”: «Era il 2016 e stavo facendo un’escursione in Corsica. Incontrai dei ragazzi scandinavi e mi chiesero se conoscevo il Sentiero Italia. Ho dovuto ammettere di non averne mai sentito parlare, ma tornato a casa mi sono informato e subito mi è salito un pensiero: come svegliare quel gigante addormentato? La risposta è stata organizzando una spedizione aperta a tutti, stile Forrest Gump. In qualche settimana ho messo insieme i primi pezzi, poi ho condiviso tutto con due amici, Sara e Giacomo (Riccobono), che si sono subito innamorati dell’idea». Nel frattempo il CAI ha annunciato un progetto di restauro dell’intero percorso. Passo, passo è stata costruita una rete di partner e arruolato un team di giovani (in fase iniziale 8 persone) volontari disposti a mollare tutto, lavoro compreso. I fondi per affrontare la spedizione sono stati raccolti con un crowdfunding che ha avuto un successo insperato. In questo straordinario viaggio (dal Friuli Venezia Giulia alla Sicilia, passando per la Sardegna) fin dal primo giorno si sono unite persone. In totale sono state più di 3mila, prevenienti da 16 diversi Paesi, qualcuno per un giorno o due, altri per una settimana piuttosto che per mesi: chi nemmeno 18enne, chi fresco di pensione, chi in viaggio di nozze. Si è dormito ovunque: tenda, stalla, rifugio, palestra, bivacco, canonica, casa privata. «Abbiamo trovato una grande accoglienza – ha raccontato Sara, fotografa e responsabile della comunicazione del progetto -. Durante le 365 tappe sono nate tante amicizie. C’è stata massima socialità, al punto che ci è mancato qualche momento da passare con noi stessi. Abbiamo trovato una montagna molto provata, alle prese con lo spopolamento e con una crisi sociale, culturale ed economica con effetti critici sull’ambiente. Una montagna dove abbiamo però trovato tante declinazioni culturali molto interessanti».

Nel corso della presentazione è stato trasmesso un video (realizzato dal videomaker Andrea Buonopane) che ben documenta la lunga ed entusiasmante avventura alla scoperta di un patrimonio poco noto fatto di storie, cibi, lingue, paesaggi, genti. E nei desiderata dei promotori del progetto Va’ sentiero, dopo il libro e il racconto documentato del viaggio che si trova sul web, sul sito del Touring Club, c’è anche un film. E non solo quello. «Sarebbe bello – conferma Yuri – ripetere l’esperienza con un Sentiero Europa e, perché no, con un Sentiero mondo».

«Il Sentiero Italia – hanno concluso Yuri e Sara – è stato la nostra casa e ognuno di noi ne è uscito diverso».

Da quest’anno Va’ sentiero è anche una mostra fotografica itinerante dedicata alle Terre Alte attraversate dalla spedizione, che ha avuto come prima tappa la Triennale di Milano.

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