I tesori dei Farnese al centro di una conferenza

Appuntamento alla Famiglia Piasinteina giovedì 2 maggio alle 17,30 con una dinastia molto familiare ai piacentini, quella dei Farnese. Renato Passerini e Mariano Andreoni illustreranno i loro recenti volumi “Vestigia Farnesiane. Luci ed ombre della grande bellezza piacentina” e “I tesori dei Farnese a Parma Piacenza Caprarola Roma”, tomo I e II.

Il primo libro prende le mosse da un Convegno che ha avuto luogo a Palazzo Farnese nel marzo del 2018, per ricordare il quattrocentesimo anniversario dell’inizio della costruzione del Palazzo stesso. Di Palazzo Farnese si sa tutto e tutti, piacentini e non, qualcosa ne conoscono. Quello di cui non tutti sanno riguarda l’esistenza del Castello. Di quel Castello voluto da Pier Luigi Farnese nella prima metà del ‘500. Questo è il punto di forza del libro. Portare a conoscenza dei Piacentini l’esistenza del Castello e dei suoi resti. La conoscenza è sicuramente un primo passo affinché si possa conseguentemente agire per un recupero culturale della memoria collettiva dei piacentini, per poi continuare con un recupero architettonico dello storico manufatto.

L’opera di Andreoni è un poderoso saggio tra arte e storia, che traccia il profilo dei Farnese da Ranuccio il Vecchio (1390-1450) a Elisabetta Farnese (1692-1766), per poi ricostruire con la maggiore completezza possibile i “Tesori” delle collezioni farnesiane a noi pervenute attraverso trasferimenti o dispersioni di epoca e natura diverse, peraltro in parte ricostruite in questa occasione. Il primo tomo traccia una breve storia dei Farnese per poi presentare gli arazzi, l’armeria, i bronzetti e la galleria e le cose rare. il secondo tomo è dedicato alle collezioni di maioliche, alla glittica, alle medaglie, ai marmi colorati e anche alla biblioteca; il quadro del collezionismo farnesiano sembrava all’autore incompleto se non avesse dedicato qualche pagina alla biblioteca dei Farnese, una delle più significative del suo tempo.

Entrambe le pubblicazioni sono a colori e caratterizzate da illustrazioni di grande rilievo visivo e di significato storico-artistico.

Le pagine del libro dopo un breve saggio sul collezionismo e mecenatismo del Casato, procede per temi che comprendono opere di grandi maestri e opere di artisti minori e qualcuna di eccezionale rarità e bellezza. Così accanto ad oggetti e artisti molto noti compaiono anche oggetti solitamente meno citati, ma che nel contesto specifico hanno un peso artistico significativo.

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