Striscioni del Fronte Veneto Skinheads di fronte al Petit Hotel. Il Comune presenta un esposto

Un esposto ai carabinieri di Piacenza è stato presentato questa mattina, venerdì 15 marzo 2024, da parte del Comune di Piacenza per tramite di Nicoletta Corvi, assessore alle Politiche per l’infanzia, la solidarietà, l’abitazione e l’inclusione sociale che si è recata personalmente al Comando provinciale di via Beverora. Oggetto dell’atto formale, che dai carabinieri verrà trasmesso alla Procura della Repubblica, è l’affissione di alcuni striscioni “rivendicata” su un profilo Facebook in un post pubblico nel quale lo scrivente si identifica come membro dell’Associazione culturale Veneto Fronte Skin Heads. Lo stesso testo del post, attribuito dunque all’associazione culturale in questione, è poi stato ripreso integralmente da un quotidiano online  con tanto di fotografie che testimoniano l’affissione di due vistosi striscioni su una recinzione metallica di via Pennazzi di fronte al Petit Hotel, struttura che – per conto del Comune di Piacenza – ospita i “minori stranieri non accompagnati” che lo stesso ente ha per legge in carico dal momento in cui risultano presenti sul territorio. Gli striscioni – affissi nottetempo, verosimilmente tra il 13 e il 14 marzo, e già rimossi – puntano il dito contro l’Amministrazione comunale (“Con i soldi dei cittadini mantenete i clandestini”) e contro la cooperativa Ippogrifo alla quale la stessa Amministrazione ha affidato la gestione dell’accompagnamento educativo dei minori stranieri non accompagnati (“Ippogrifo vergogna questa zona è una fogna”).

Striscioni rimossi, si diceva, ma non sono stati rimossi invece i volantini con il testo firmato “ferocemente” – si legge sul foglio – dall’associazione Veneto Fronte Skin Heads. Volantini affissi nei pressi del Petit Hotel e poco lontano, in via Colombo, e rimossi da personale della cooperativa Ippogrifo i cui vertici stanno valutando in queste ore di ricorrere alle vie legali al fine di veder tutelata la propria immagine a fronte delle frasi riportate sugli striscioni affissi e divulgati via social e sulla stampa online.

“La ragione per la quale abbiamo deciso, in accordo con la sindaca e la giunta, di fare un esposto – spiega l’assessore Corvi –.

Informare le forze dell’ordine, si diceva, affinché si valuti se approfondire gli accertamenti su un’azione ritenuta preoccupante. L’assessora Corvi prosegue: “Riteniamo che certi striscioni, certe scritte, certi volantini, certi termini forti contribuiscano ad acuire in modo pericoloso la tensione, a scaldare gli animi, a confondere gli stessi cittadini. Azioni del genere, dunque, secondo noi aumentano la possibilità che nella zona del Petit Hotel, dove l’azione in questione è stata posta in essere non a caso, si verifichino episodi spiacevoli o addirittura pericolosi. Ecco perché volevamo che le forze dell’ordine fossero informate a dovere, nel dettaglio”.

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