Salvini: “il 26 gennaio stravinciamo e porto la lettera di sfratto a Conte, Di Maio e Zingaretti”

Oltre tremila persone, questa sera, in piazza Cavalli a Piacenza, per assistere al comizio di Matteo Salvini e della candidata a presidente della regione per il centro destra Lucia Borgonzoni.

Matteo Salvini in piazza Cavalli a Piacenza

Oltre tremila persone, questa sera, in piazza Cavalli a Piacenza, per assistere al comizio di Matteo Salvini e della candidata a presidente della regione per il centro destra Lucia Borgonzoni.

Durante la giornata il leader della Lega ha battuto palmo a palmo le valli piacentine spostandosi da Castell’Arquato a Morfasso, da Pianello a Bobbio e a Rottofreno. Salvini ha fatto visita anche al Consorzio Casalasco del Pomodoro di Podenzano (Piacenza) dove ha incontrato azienda e dipendenti. Sempre a proposito di imprese Salvini ha fatto visita, a Pontenure, ad un’altra eccellenza del territorio la Musetti dove è stato accolto dalla presidente onoraria Lucia Musetti e dal figlio Guido, presidente della società. Non è mancata ovviamente una pausa caffè e gli è stata donata una tazzina personalizzata.

Infine, verso le 18,40, l’approdo in una piazza Cavalli transennata e sorvegliata dalle forze dell’ordine. Ad attenderlo (oltre al sindaco Patrizia Barbieri, al senatore Pietro Pisani, all’onorevole Elena Murelli, al segretario della Lega Emilia on. Gianluca Vinci, agli assessori Tassi, Cavalli, Mancioppi) sotto il palco tanti piacentini, forse più di quanti lo stesso leader della Lega si aspettasse ed infatti ha invitato i giornalisti a salire per fotografare la piazza dall’alto. Indossata la felpa con la scritta Piacenza ha dato il via al suo comizio seguito da quello della candidata Borgonzoni.

Un Salvini in ottima forma che ha scaldato un pubblico amico con argomenti seri come il problema dell’industria plastica, messa in crisi dalla tassa varata dal governo Conte (“solo in Emilia ci sono diecimila posti di lavoro a rischio”) o come le difficili condizioni di lavoro degli agenti di polizia penitenziaria (“ho visitato il carcere di Reggio Emilia ed ho chiesto alla ministra di chiuderlo perché i poliziotti non possono essere trattati come bestie”).

Non sono però mancate  frasi e battute ad effetto «se ci date una mano ad adottare un indeciso al giorno, ci leviamo i Cazzola ed i Bonacini di torno» ed ancora «Il Pd per provare a vincere, sentendo aria di sconfitta già dai mesi passati ha fissato le elezioni il 26 gennaio. Rischiate di andare a votare con i doposci. Avranno pensato che quelli del centrodestra con il freddo stanno a casa. Ma hanno fatto male i conti perché noi il 26 gennaio non vinciamo le elezioni, le stravinciamo. Se il 26 gennaio farete quello che ad aria mi sembra stiate per fare io il 27 gennaio vado a Roma e porto la lettera di sfratto a Conte, Renzi, Di Maio e Zingaretti e compagnia briscola e gli porto i saluti di piazza Cavalli a Piacenza»

Salvini è infine sceso in piazza ed ha iniziato il rito dei selfie con persone di tutte le età in fila per uno scatto.

Dopo quasi un’ora di fotografie la carovana leghista si è spostata per l’ultima affollata tappa al ristorante Olimpia di Niviano completamente esaurito.

(Foto dal profilo Facebook di Salvini)

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