Ortopedia e chirugia senologica trasferite alla clinica Piacenza

E’ entrato in funzione oggi il nuovo “presidio ospedaliero di supporto” presso la clinica Piacenza dove verranno provvisoriamente trasferiti alcuni reparti operatori del Gugliemo da Saliceto.  Si faranno interventi operatori e vi saranno i letti per la degenza come    ha spiegato il dottor Pietro Maniscalco, primario di ortopedia e traumatologia di Piacenza.

«A seguito della nota pandemia di coronavirus – ha detto Maniscalco – ci saranno varie novità nei prossimi giorni.

Per liberare spazi nell’ospedale e garantire a tutti la massima assistenza da oggi trasferiamo il servizio di ortopedia e traumatologia presso la Clinica Piacenza. Avremo il reparto di degenza con 25 letti circa, un presidio ambulatoriale (dove svolgeremo circa 30 controlli al giorno, un presidio di pronto soccorso h24 ed ovviamente l’attività chirurgica. Sarà un presidio “cod free”: verranno valutate le persone che accederanno alla struttura con le classiche procedure per escludere la presenza del virus. I casi positivi continueranno ad essere trattati in ospedale. Avremo due presidi che funzioneranno in contemporanea».

Ad inizio settimana prossima verrà trasferita presso la clinica Piacenza anche la chirurgia senologica come ci ha spiegato il dottor Dante Palli, primario della Breast Unit dell’ospedale.

«In mezzo a questa emergenza che ci coinvolge tutti quanti e che ci pone tutti quanti in prima linea e che a tutti dà una grande responsabilità, oggi siamo qua per dare una parola di positività. La chirurgia senologica  dalla prossima settimana riuscirà a ricominciare ad operare presso la clinica Piacenza. Di Coronavirus ci si ammala e purtroppo si muore ma induce anche una mortalità  secondaria perché ritarda molte volte il trattamento di patologie importanti. Questo non deve avvenire. Dalla prossima settimana ricominceremo a trattare la patologia tumorale della mammella con la stessa qualità e con lo stesso servizio che riuscivamo a dare presso l’ospedale. Trasferiamo la nostra attività pari pari, con le stesse competenze alla Clinica Piacenza. Quindi le pazienti che continueranno purtroppo ad ammalarsi di tumore alla mammella avranno garantito il pari trattamento».

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