La denuncia dei sindacati piacentini: “i sanitari non ancora sottoposti a tampone”

CGIL, Cisl e Uil definiscono gravissima la situazione: "occorre garantire tamponi periodici sul personale più esposto"

Tamponi Covid

Nonostante promesse e proclami – secondo quanto denunciano i sindacati di Piacenza in un comunicato unitario – il personale sanitario non è ancora stato sottoposto a tampone. Una situazione che CGIL, Cisl e Uil definiscono gravissima.

“Ancora oggi apprendiamo che i nostri sanitari non sono sottoposti a tampone, ci sono infermieri, operatori socio sanitari, a diretto contatto con pazienti COVID, che non vengono tutelati in nessun modo.

Ci sono alcuni coordinatori infermieristici che rimandano gli operatori, con sintomatologia tipica da COVID 19, al medico curante invece di indirizzarli al Servizio di Prevenzione e Protezione. Si tratta di un fatto gravissimo perché senza un regolare tampone eseguito dal Servizio di Prevenzione e Protezione i nostri sanitari non hanno la possibilità di aprire la pratica INAIL per il riconoscimento dell’infortunio.

Occorre garantire tamponi periodici sul personale più esposto, occorre tutelare la Salute e i Diritti dei nostri sanitari! I sanitari non ricevono il tampone nonostante le disposizioni del Presidente Bonaccini.

E’ inaccettabile! E’ ormai da troppo tempo che Cgil Cisl Uil chiedono indicazioni chiare ed univoche sui tamponi. Vogliamo che vi sia una direttiva e che la stessa sia comunicata a tutti i sanitari e alle OO.SS”.

 

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