Il sindaco di Gragnano Calza: “nessuna ordinanza contro i botti. Dichiarate illegittime e controllo impossibile”

Il primo cittadino sottolinea però come non sparare sia un segno di rispetto "per le persone più sensibili, per i più piccoli, per gli animali, per l'ambiente". Lo stesso ministro dell'Interno Lamorgese, allora prefetto di Milano, invitava i sindaci del territorio a non adottare simili divieti "anti botti"

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Se il sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri ha deciso di rinnovare anche quest’anno il divieto di fuochi d’artificio e botti sul territorio comunale del capoluogo, la sua collega Patrizia Calza, primo cittadino di Gragnano ha compiuto una scelta diversa, motivandola con un post pubblicato su Facebook in cui specifica che tali ordinanze “anti-botti” sono state più volte dichiarate illegittime dall’autorità giudiziaria ed inoltre che, nei fatti, è impossibile effettuare un controllo e dunque sanzionare i trasgressori. “Dunque – scrive – pur rispettando chi ha fatto scelte diverse , ci pare poco rispettoso o comunque inutile , vietare ciò che non è possibile sanzionare”.

A dare ragione al sindaco del resto c’è anche un parere pesante, quello del ministro degli interni Lamorgese, quando ricopriva il ruolo di prefetto di Milano.

Al contempo il sindaco Caza sottolinea come non sparare sia un segno di rispetto “per le persone più sensibili, per i più piccoli, per gli animali, per l’ambiente. Soprattutto ricordiamo che se non utilizzati con la massima prudenza e perizia, i botti possono davvero essere pericolosi per l’incolumità delle persone , anche per lo stesso utilizzatore e, soprattutto, sono causa di inquinamento ulteriore se è vero che ,come dicono i dati, i valori di PM10 decuplicano nella notte di Capodanno.”
Per questo il sindaci di Gragnao invita i propri cittadini a evitare l’utilizzo di materiale esplosivo e se proprio non si riesce a farne a meno ad utilizzare materiale certificato e raccogliere i residui.
“Perché il proprio divertimento non si trasformi in totale mancanza di rispetto nei confronti di chi già deve sopportare disagi e disturbo – conclude la Calza che poi ricorda “Gragnano è il nostro Paese. Siamo tutti noi insieme che lo facciano essere quel che è…. Amiamalo e rispettiamolo.Non tutti possiamo avere le stesse idee ma possiamo comunque rispettarci .
Buon Anno!”

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