Due anni per cambiare l’intestazione di un contatore dell’acqua

Un lettore di Podenzano racconta le sue peripezie con Ireti, la società del gruppo Iren che si occupa della rete idrica

A molti è capitato, nel corso di una vita, di ricevere una qualche bolletta del gas, della luce o dell’acqua anomala. Talvolta si tratta di veri e propri errori generati dai sistemi informatici. In altre occasioni ci si scontra con la “burocrazia”  e non sempre è semplice uscire dai vicoli ciechi in cui ci si trova involontariamente infilati. Una situazione di questo genere è quella capitata ad un nostro lettore, Daniele Maiavacca di Podenzano che ha voluto raccontarci, attraverso una lettera, la sua disavventura con Ireti, la costola di Iren che si occupa della distribuzione dell’acqua. Per riuscire a venire a capo di un’intricata vicenda sono stati necessari ben due anni.

 «Vorrei far conoscere la mia avventura durata quasi due anni con Ireti del gruppo  Iren  come fornitore del servizio idrico. Premetto che l’utenza in questione serve una villetta di due appartamenti distinti, uno di mia suocera,  oggi novantenne, intestataria del contratto con Ireti e il mio appartamento. Per cui vista la sua età, e con una sua delega, mi sono occupato di tutta la questione con il call center e l’ufficio Iren di Piacenza.

In seguito all’arrivo nel gennaio 2022 di una bolletta di conguaglio di 649,70€ abbiamo chiesto una verifica del contatore visto che in passato non avevamo mai dovuto fa fronte a spese di quell’entità e ci sembrava un consumo anomalo. Inoltre il contatore si comportava in maniera strana: la rotellina a utenze chiuse andava comunque avanti e successivamente retrocedeva. Il 13 aprile 2022 un incaricato Ireti ci ha sostituito il contatore vecchio con uno nuovo.

Qui è iniziata la nostra odissea. Non voglio nemmeno immaginare come avrebbe potuto gestire la vicenda mia suocera se non avesse avuto il nostro aiuto, visto che all’epoca aveva già 88 anni. Non so come avrebbe potuto recarsi – come ho fatto io – per almeno 6 o 7 volte presso l’ufficio di via Sopramuro o telefonare al call center dove più di una volta mi è caduta la linea nel bel mezzo di una conversazione.  

Dopo la sostituzione del contatore (effettuato dalla stessa Ireti) nei mesi di luglio   e novembre 2022 e febbraio 2023 mi sono arrivate bollette che riportavano letture presunte di consumi d’acqua legate però al vecchio contatore che non era più operativo

Le bollette. Questo nonostante io mi fossi più volte recato nei loro uffici  mostrando, in almeno due occasioni, le foto del contatore nuovo con lettura e matricola.

Stanco di questa situazione e visto che non avevo ricevuto da parte di Iren o Ireti nessuna comunicazione sullo stato delle miei pratiche avviate in occasione delle mie visite allo sportello ho deciso di bloccare il pagamento dell’ultima bolletta di febbraio 2023 visto che era ormai passato un anno dal cambio del contatore e non si vedevano risultati.

Nel mese di marzo 2023 si è presentato a casa un tecnico Ireti per il controllo e la verifica del nuovo contatore. Il 5 Aprile 2023 ho ricevuto (dopo un anno) una email che mi conferma l’avvenuta presa in carico della verifica del vecchio contatore.

Due giorni dopo, il 7 Aprile 2023, ho ricevuto una seconda email con cui mi si comunicava l’esito della verifica del vecchio contatore risultato essere “nella tolleranza”. Il 12 Settembre 2023 ho ricevuto una telefonata da una incaricata da Iren – Ireti per sapere se mi era stato comunicato l’esito della verifica del contatore vecchio.

Nel frattempo la questione delle bollette intestate ad un contatore non più operativo restava irrisolta e quindi ho deciso di rivolgermi ad Adiconsum perché mi aiutassero a gestire la pratica.

A fine novembre 2023 è arrivata una lettera con cui una responsabile di Ireti ci comunica che finalmente (dopo 1 anno e 7 mesi) ci davano conto dell’avvenuto cambio del contatore e si scusano per il disguido occorso. Mi ha fatto sorridere le motivazioni che hanno addotto come causa del disguido e che riporto letteralmente «… la trasformazione dei nostri sistemi di gestione del rapporto con i clienti/utenti avviata allo scopo di adeguarli alle richieste di mercato in continua evoluzione. Tali procedure sono state oggetto di continui collaudi ed adeguamenti che hanno talvolta causato il rallentamento dell’esecuzione delle attività richieste». Nella medesima missiva mi ricordavano di aver emesso una fattura di conguaglio di  981,75 € (composta da 18 pagine). Pochi giorni dopo, tramite raccomandata, ci hanno inviato un sollecito bonario relativo alla bolletta che avevo bloccato a febbraio 2023  in attesa di risolvere la questione. Il tutto accompagnato dall’avviso che trascorsi 40 giorni avrebbero provveduto a limitare o sospendere la fornitura dell’acqua.

Insomma mi sembra che siano molto veloci nel chiedere pagamenti ma lo siano molto meno nel risolvere disguidi causati da parte loro. Vorrei sapere chi mi ripaga il tempo perso ed i vari viaggi da e per Piacenza per porre rimedio ad una situazione causata non da me. La cosa che mi fa arrabbiare è che se mi trovo male con il gestore del telefono o anche del gas e dell’elettricità ho la possibilità di cambiare fornitore. Nel caso del servizio idrico invece dobbiamo accettare Iren come fornitore del servizio idrico. Un monopolio che oltre ad aver aumentato in maniera vertiginosa i costi dell’acqua mi sembra abbia da migliorare notevolmente la qualità dell’assistenza ai clienti».

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