Continua la querelle giudiziaria su Terrepadane

Nuova puntata al Tribunale delle Imprese di Bologna del ricorso presentato da chi non si rassegna davanti alle democratiche elezioni del consorzio agrario piacentino

Davvero non c’è pace per Terrepadane. Nonostante l’assemblea abbia riletto con numeri plebiscitari il consiglio uscente, guidato da Marco Crotti, c’è chi non si rassegna all’idea di non averla vinta e spera, nonostante tutto di riuscire a strappare a Piacenza ed agli agricoltori piacentini il consorzio agrario non con libere votazioni bensì in tribunale. Oggi, 11 luglio,  si è tenuta l’udienza davanti al Tribunale delle Imprese di Bologna sul ricorso promosso da alcuni soci per chiedere di sospendere l’assemblea convocata il 4 luglio scorso e le delibere di nomina del Cda e del Collegio Sindacale.
L’udienza era stata convocata dopo che il Giudice aveva rigettato la richiesta di sospendere la convocazione dell’assemblea.
Il Consorzio si è costituito in giudizio contestando l’inammissibilità del ricorso e la totale infondatezza della richiesta di sospensiva, evidenziando come l’assemblea si sia svolta in modo del tutto regolare.
Viste le difese del Consorzio, i ricorrenti hanno chiesto la concessione di un termine per replica.
Il Giudice ha quindi concesso termine per memorie ai ricorrenti e un termine per ulteriori memorie al Consorzio, rinviando la causa all’udienza del 3 agosto 2023.

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