Aggressione a controllori bus. “Rancan: situazione insostenibile”

Matteo Rancan Consigliere regionale Lega

“L’episodio increscioso verificatosi questa mattina in piazza Cavalli a Piacenza, dove sono dovute intervenire ben tre pattuglie della Polizia per fermare uno straniero che aveva appena malmenato due addetti al controllo dei biglietti di Seta, rende l’idea di quanto siano diventati insostenibili, oltreché frequenti, le aggressioni ai danni di conducenti e verificatori da parte di violenti che utilizzano i mezzi pubblici come fossero cosa loro, senza alcun rispetto né delle regole di convivenza civile né degli altri passeggeri”.

Così il consigliere regionale della Lega, Matteo Rancan,che rilancia la necessità di “installare i tornelli sui mezzi pubblici per allontanare i violenti e i “portoghesi”.

“Innanzitutto esprimo la massima solidarietà e vicinanza – afferma Rancan – a controllori ed autisti, che spesso si trovano ad operare in condizioni difficili a causa dell’indisciplinatezza di alcuni viaggiatori. Le soluzioni per arginare l’evasione e le brutalità commesse da chi non è munito del titolo di viaggio sono due: inasprire le pene contro chi aggredisce autisti e controllori e la presenza di una barriera che impedisca l’accesso ai violenti. A tal proposito il comune di Piacenza ha approvato all’unanimità una mozione che chiede l’installazione dei tornelli sui bus, ed è ora che si passi dalle parole ai fatti e questi presidi, a tutela della sicurezza, vengano montati quanto prima”.

“Le bodycam di cui sono dotati i controllori sono già un aiuto, ma non devono essere l’unico strumento: i tornelli – ribadisce il consigliere – sono dunque una priorità sulla quale la Regione Emilia Romagna deve insistere. Simili dispositivi sono infatti già in uso sui mezzi dell’azienda di trasporto pubblico bolognese ed è ora che entrino in funzione anche sugli autobus di Piacenza, Reggio Emilia e Modena”.

Un anno fa Rancan aveva già formulato la stessa proposta insieme ai colleghi Stefano Bargi e Gabriele Delmonte in un’interrogazione presentata all’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna.

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