A Piacenza oltre il 73% del valore aggiunto è prodotto dalle imprese del terziario

E’ questo uno dei dati più significativi fra quelli che emergono dall’osservatorio  economico di Confcommercio Piacenza. Nella nostra provincia le imprese del terziario danno lavoro al 59% degli occupati e rappresentano il 63% del totale

La vera ricchezza imprenditoriale a Piacenza arriva dal terziario. E’ un dato che emerge con decisione dal primo Osservatorio Economico realizzato da Format Research per conto di Confcommercio Piacenza.

Guardando i dati emerge subito come complessivamente il terziario dia lavoro al 59% degli occupati della Provincia di Piacenza e questo nonostante la crisi economica perdurante, il Covid ed il conflitto in Ucraina abbiano portato ad un’ulteriore contrazione del tessuto economico locale che infatti vede il saldo tra imprese nuove nate del terziario e imprese cessate nel territorio della provincia di Piacenza in peggioramento al 30 settembre 2023

Il numero delle imprese del terziario nuove iscritte nella provincia di Piacenza al terzo trimestre dell’anno in corso (75 imprese nuove nate) è diminuito rispetto al 2022 (90 imprese nuove nate), mentre parallelamente sono aumentate le cessazioni di impresa nel terzo trimestre 2023 (126 imprese cessate) rispetto allo stesso periodo del 2022 (106 imprese cessate). Il 65% delle imprese del commercio sono imprese del commercio al dettaglio alimentare e non alimentare e il 35% sono imprese del commercio all’ingrosso.

15.000 addetti nel commercio

Le imprese del commercio danno lavoro complessivamente a quasi 15.000 addetti, dei quali il 59% operano presso le imprese del commercio al dettaglio e il 41% presso le imprese del commercio all’ingrosso. Il dato degli occupati presso l’ingrosso di Piacenza è significativamente superiore rispetto al dato dell’ingrosso a livello nazione, che costituisce il 34% degli addetti del commercio.

Nel turismo le strutture di ricezione turistica e alberghiera sono il 5,5% del totale turismo mentre i pubblici esercizi (bar e ristoranti sommati insieme) costituiscono il 94,5%. Le imprese del turismo di Piacenza occupano in totale 6.030 addetti.

Le imprese dei servizi danno lavoro complessivamente a quasi 25.300 addetti, dei quali il 32% nelle imprese dei trasporti e della logistica, contro una media Italia del 18%, e il 25% nei settori delle attività professionali, scientifiche e tecniche, contro una media Italia nei medesimi settori pari al 22%.

Prevalgono le microimprese

Con riferimento all’occupazione il 58,1% degli occupati del terziario opera presso le microimprese (che sono il 96,3%), il 21,1% degli occupati è impiegato presso le piccole imprese (3,2% del totale), il 12,3% degli occupati opera presso le medie imprese del terziario (0,4%) ed infine l’8,5% degli occupati è impiegato presso le grandi imprese (0,1% delle imprese del terziario, 19 imprese in totale).

Il 73% del valore aggiunto dalle imprese del terziario

Il valore aggiunto generato dal totale delle imprese extra-agricole della Provincia di Piacenza è pari a 7,8 miliardi di euro. Oltre il 73% del valore aggiunto è prodotto dalle sole imprese del terziario (5,7 miliardi in totale), il 22,6% è prodotto dalle imprese manifatturiere e il 4,1% dalle imprese delle costruzioni. (vedi sotto)

Il tessuto delle imprese

Le imprese attive (extra agricole) nella città di Piacenza sono oltre 19mila. Le imprese del terziario costituiscono il 63% del totale delle imprese della provincia: quasi 5.600 imprese del commercio, 1.900 circa imprese del turismo (sommando insieme pubblici esercizi e strutture di ricezione alberghiera) e quasi 5.000 imprese dei servizi, tra servizi alle imprese e servizi alla persona. Presso la totalità delle imprese di Piacenza sono occupati oltre 78.000 addetti (lo 0,5% del totale dell’occupazione del paese).

Tra questi 46.241 lavorano presso le imprese del commercio, del turismo e dei servizi. Complessivamente, come si diceva, il terziario dà lavoro al 59% degli occupati della Provincia di Piacenza. L’andamento dell’occupazione nella Provincia di Piacenza ha fatto registrare più di un segnale positivo nel corso del 2023. Rispetto al periodo del Covid, quando le “nuove assunzioni” erano state caratterizzate da un vero e proprio crollo, oggi sono risultate avere recuperato ampiamente il picco negativo dell’epoca: le nuove assunzioni nel 2019 (ultimo anno prima del Covid) erano state 20.695, nel 2023 (solo primo semestre) sono state ben 22.107, con una tendenza di crescita del +6,4%. Il tasso di disoccupazione della Provincia di Piacenza nel 2023 è pari al 5,8% rispetto al 9,2% del dato Italia.

Demografia delle imprese

In peggioramento al 30 settembre 2023 il saldo tra imprese nuove nate e imprese cessate nel territorio della provincia di Piacenza, essendo pari a “-51” rispetto al dato del 30 settembre 2022, quando era risultato pari a “-16”. Facendo base 100 l’anno 2010, l’indice delle imprese nuove nate a Piacenza è risultato pari a 67: -33 punti base; mentre l’indice delle imprese cessate è pari a 70. In sintesi, il numero delle imprese del terziario nuove iscritte nella provincia di Piacenza al terzo trimestre dell’anno in corso (75 imprese nuove nate) è diminuito rispetto al 2022 (90 imprese nuove nate), mentre parallelamente sono aumentate le cessazioni di impresa nel terzo trimestre 2023 (126 imprese cessate) rispetto allo stesso periodo del 2022 (106 imprese cessate). Nel corso del 2023 è aumentato il numero delle iscrizioni nel settore del commercio mentre sono calate le iscrizioni tra le imprese del turismo e dei servizi.

La situazione del commercio

Le imprese del commercio presenti sul territorio della Provincia di Piacenza sono 5.885. Nel terzo trimestre il saldo tra le imprese nuove nate e imprese cessate è migliorato rispetto allo stesso periodo del 2022. Il 65% delle imprese del commercio sono imprese del commercio al dettaglio alimentare e non alimentare, il 35% sono imprese del commercio all’ingrosso, il dato delle quali per altro supera di tre punti percentuali il dato medio dell’ingrosso a livello nazionale, che è pari al 32%. Le imprese del commercio danno lavoro complessivamente a quasi 15.000 addetti, dei quali il 59% operano presso le imprese del commercio al dettaglio e il 41% presso le imprese del commercio all’ingrosso. Si mette in evidenza che il dato degli occupati presso l’ingrosso di Piacenza è significativamente superiore rispetto al dato dell’ingrosso a livello nazione, che costituisce il 34% degli addetti del commercio.

La situazione del turismo

Le imprese del turismo sono complessivamente 1.872. Il saldo al terzo trimestre del 2023 tra imprese nuove nate e imprese cessate è in peggioramento rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, ovvero sono cessate più imprese del turismo (26 imprese) rispetto a quante ne sono nate (14 imprese). Le strutture di ricezione turistica e alberghiera sono il 5,5% del totale turismo, una percentuale questa molto al di sotto rispetto alla media nazionale (16%), mentre i pubblici esercizi (bar e ristoranti sommati insieme) costituiscono il 94,5% del turismo, contro l’84% della media Italia. Le imprese del turismo di Piacenza occupano in totale 6.030 addetti, dei quali il 6% è operativo presso le imprese di ricezione turistica ed alberghiera ed il 94% presso bar e ristoranti (lo stesso dato a livello nazionale è pari all’82%).

La situazione delle imprese di servizio

Le imprese dei servizi operative nella provincia di Piacenza sono 4.840. Il saldo al terzo trimestre del 2023 tra imprese nuove nate e imprese cessate è in peggioramento rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, ovvero sono cessate più imprese dei servizi (52 imprese) rispetto a quante ne sono nate (29 imprese). Tra i diversi settori di attività economica i Servizi alle imprese sono il 14,6%, le Attività professionali, scientifiche e tecniche sono il 19,5%, le Attivita’ immobiliari sono il 23,3% (si noti che le imprese di questo settore tengono conto anche delle singole partite IVA degli agenti immobiliari), i Servizi di informazione e comunicazione sono il 12,7%, le imprese del Trasporto e magazzinaggio sono il 17,7%, un dato questo per altro superiore alla media Italia per lo stesso settore che è pari al 12,8%, le Attività artistiche e sport sono il 6,7% del totale dei servizi, e le imprese della Sanità e dell’assistenza sociale sono il 3,2%. L’istruzione è pari al 2,3% del totale dei servizi di Piacenza. Le imprese dei servizi danno lavoro complessivamente a quasi 25.300 addetti, dei quali il 32% nelle imprese dei trasporti e della logistica, contro una media Italia del 18%, e il 25% nei settori delle attività professionali, scientifiche e tecniche, contro una media Italia nei medesimi settori pari al 22%.

Dimensione e forma giuridica delle imprese

La distribuzione delle imprese del terziario della Provincia di Piacenza per dimensione e forma giuridica delle imprese è simile alla distribuzione che si riscontra a livello nazionale: oltre il 95% delle imprese sono microimprese, ossia operatori con un numero di addetti compreso tra “1” e “9”, il 3,7% sono piccole imprese (10-49 addetti), lo 0,4% sono medie imprese (50-249 addetti) e lo 0,1% sono grandi imprese (oltre 249 addetti). Le società di capitali nei settori del commercio, del turismo e dei servizi che insistono sul territorio di Piacenza sono il 18,2%, le società di persone sono il 14,1% mentre le ditte individuali sono il 66,5% del totale delle imprese. Con riferimento all’occupazione il 58,1% degli occupati del terziario opera presso le microimprese (che sono il 96,3%), il 21,1% degli occupati è impiegato presso le piccole imprese (3,2% del totale), il 12,3% degli occupati opera presso le medie imprese del terziario (0,4%) ed infine l’8,5% degli occupati è impiegato presso le grandi imprese (0,1% delle imprese del terziario, 19 imprese in totale). Di fatto quasi il 40% degli occupati del terziario è impiegato presso società di capitali, mentre poco più del 17% opera presso società di persone.

I conti economici delle imprese

Il valore aggiunto generato dal totale delle imprese extra-agricole della Provincia di Piacenza, ovvero delle imprese manifatturiere, delle costruzioni e del terziario (al netto delle Attività finanziarie e assicurative, delle altre attività di servizi, delle attività di servizi domestici, degli organismi extraterritoriali, della PA e delle imprese “non classificate”) è pari a 7,8 miliardi di euro.

Oltre il 73% del valore aggiunto è prodotto dalle sole imprese del terziario

Oltre il 73% del valore aggiunto è prodotto dalle sole imprese del terziario (5,7 miliardi in totale), il 22,6% è prodotto dalle imprese manifatturiere e il 4,1% dalle imprese delle costruzioni. Di fatto facendo base 100 le 19.000 imprese che operano nella Provincia di Piacenza il 63% sono imprese del terziario, facendo base 100 i 78.000 occupati presso la totalità delle imprese, il 59% è impiegato presso le imprese del terziario, e facendo base 100 il valore aggiunto delle imprese, ben il 73% è prodotto dalle imprese del terziario. Questi i numeri di quanto e cosa rappresentano le imprese del commercio, del turismo e dei servizi della Provincia di Piacenza.

Credito: domanda e offerta

L’ammontare dei prestiti concessi alle imprese del terziario in Italia ha visto un miglioramento dallo scoppio della pandemia, seppur con una leggera flessione nel 2023. A giugno 2023 l’ammontare dei prestiti è di 2,2 miliardi. La variazione dello stock rispetto al periodo pre-pandemia è (2023 rispetto al 2019): +3%, pari a +67,8mln €.

In leggera controtendenza rispetto all’andamento nazionale, nella Provincia di Piacenza l’ammontare complessivo dei prestiti richiesti dalle imprese del terziario risulta in calo dallo scoppio della pandemia. Nel giugno 2023 l’ammontare dei prestiti era pari a 8,4 milioni. La variazione dello stock rispetto al periodo pre-pandemia è (2023 rispetto al 2019): -14,4%, pari a -1,2 MLN €. Si rileva quindi nel territorio di Piacenza una riduzione del credito, ovvero degli impieghi in essere presso le imprese del Terziario.

Nota metodologica – Indagine strutturale sull’universo delle imprese del terziario del territorio di Piacenza. Fonti utilizzate: Istat, «IStat 2023 (Datawarehouse Istat)» – aggiornamento 2023; Infocamere, «Datawarehouse Movimprese» – aggiornamento a ottobre 2023; Osservatorio sul precariato – INPS; Osservatorio Cassa Integrazione Guadagni – aggiornamento a giugno 2023. Bankitalia – aggiornamento a giugno 2023.

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