Piacenza: la gestione del verde pubblico resta un problema

Sara Soresi (FdI) dà voce alle lamentele sulla scarsa manutenzione in particolare di piste ciclabili e marciapiedi

La gestione del verde pubblico era stata senza dubbio il tallone d’Achille dell’amministrazione Barbieri, un tema cavalcato con facilità dall’allora opposizione. I fronti politici si sono frattempo ribaltati ma non pare che le cose filino lisce neppure per la giunta guidata da Katia Tarasconi almeno stando alle tante lamentele che si possono trovare in questi giorni sui vari social. Cahiers de doléances prontamente raccolti da Sara Soresi, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale che attraverso un comunicato dà voce a queste lagnanze in una sorta di contrappasso politico.

«Non trascorre giorno in cui non arrivino foto o segnalazioni riguardanti la mala manutenzione del verde e provenienti da piacentini di ogni frazione ed ogni quartiere cittadino: ciclabili, strade e marciapiedi spesso sono invasi dall’erba troppo alta, così come molti giardini pubblici.

Eppure, questa è l’Amministrazione che ha fatto del decoro e della cura del verde il proprio cavallo di battaglia durante la campagna elettorale, la stessa che attaccava chi la precedeva per la mala gestione del verde. Due anni dopo, possiamo davvero dire che le cose vadano così meglio?

“Piacenza in the Jungle” era il nome del gruppo facebook nato durante l’amministrazione Barbieri proprio per lamentare problemi relativi alla manutenzione del verde. Ne faceva addirittura parte – in qualità di amministratore – un consigliere comunale che attualmente siede in Giunta.

Inutile dire che, oggi, questo gruppo è completamente silente e non certo perché le cose siano migliorate. Semplicemente, ora la polemica – evidentemente – non giova più a quella parte politica che, oggi, governa la città.

Eppure, da chi sbandierava la promessa di maggior decoro urbano e cura del verde, certo ci si aspetterebbe qualcosa di meglio che piante che puntualmente crollano su automobili ed erba incolta che invade strade, marciapiedi e piste ciclabili.

Nel programma elettorale di Tarasconi, la parola “verde” compare ben 19 volte. Sarebbe bene che alla cura nell’utilizzo della stessa corrispondesse la medesima attenzione nella cura e gestione del verde pubblico».  

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