Alternativa per Piacenza contro il sindaco Tarasconi: “La donna sola al comando non è democrazia”

La minoranza sempre più indisposta dagli atteggiamenti della giunta comunale guidata dal sindaco Tarasconi e dalla gestione del consiglio comunale. Così, dopo la protesta di un mese fa  la tensione politica fra minoranza e maggioranza torna a salire (vedi anche Fratelli d’Italia) e non è escluso si possa arrivare anche ad azioni clamorose dalla sfiducia contro Paola Gazzolo alla chiamata in campo della Prefettura.

«Ieri in consiglio comunale – scrivono gli esponente di ApP –  durante la prosecuzione della discussione sul bilancio, era il momento della presentazione degli ordini del giorno. Si tratta di proposte e orientamenti che coloro che sono stati votati dai cittadini hanno il diritto (se non il dovere) di presentare all’amministrazione.

Altra cosa sono gli emendamenti, che, attraverso una necessaria lettura dei documenti, vengono fatti per migliorare, secondo le proprie visioni, la proposta di delibera.

Purtroppo, ancora una volta, nelle parole e ancor più nei fatti, si è avuta la prova che questa maggioranza vede la discussione ed il consiglio comunale come perdita di tempo fastidiosa. Un intralcio.

Certamente, per chi crede nella democrazia e negli strumenti con cui esercitarla (il consiglio comunale, con i suoi lavori, è certamente il principale), quella di ieri è stata una delle più brutte pagine della nostra comunità.

Con “la donna sola al comando” che, insieme ai consiglieri di maggioranza, si permette di stravolgere le regole democratiche giustificando silenzi e contraddizioni manifeste con la protervia e permalosità di un potere che non vuole essere contestato.

Comportamenti molto pericolosi che ci ricordano situazioni passate che non solo non ci piacciono, ma che combattere è uno dei doveri politici che ci competono.

Da ieri, il concetto “non disturbate il manovratore” o quello più elementare espresso magnificamente dal marchese del grillo, con quel “io sò io e voi non siete un c….” ci sembrano drammaticamente il segno distintivo di questa Amministrazione».

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