“Verso il professor Cavanna la profonda gratitudine di un’intera comunità”

Questo pomeriggio, a palazzo Gotico, la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria all'ex primario di Onco-Ematologia

Questo pomeriggio nella cornice del salone monumentale di Palazzo Gotico si è tenuta la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria al professor Luigi Cavanna, già primario del Dipartimento di Onco-Ematologia dell’Azienda Usl.

Dopo l’intervento di apertura del sindaco di Piacenza Katia Tarasconi (vedi testo più avanti) hanno preso la parola il vice-prefetto vicario Attilio Ubaldi, la direttrice generale Ausl Paola Bardasi e dell’assessore regionale alle Politiche per la Salute Raffaele Donini.

Al professor Luigi Cavanna è stata consegnata una targa che riporta la motivazione della cittadinanza onoraria “Per il lavoro costante a tutela della comunità e della salute pubblica, svolto con profonda umanità e spirito di servizio, onorando i valori fondanti della professione medica e valorizzando la sanità territoriale come polo di ricerca scientifica”.

Il discorso del sindaco Tarasconi

“Il conferimento della cittadinanza onoraria al Professor Luigi Cavanna, deliberato all’unanimità dal Consiglio comunale di Piacenza il 12 giugno scorso, è l’espressione della stima incondizionata e della profonda gratitudine con cui il nostro territorio guarda alle doti umane e professionali – riconosciute ai massimi livelli dalla comunità scientifica italiana e internazionale – di un medico che abbiamo avuto l’orgoglio e l’onore di poter considerare da sempre una figura di eccellenza e un imprescindibile punto di riferimento nel sistema sanitario locale.
L’onorificenza che le tributiamo oggi, Professore, si inserisce in un lungo e prestigioso elenco di titoli e riconoscimenti, ma è il sentimento con cui le viene consegnata a impreziosirne il valore. Perché va oltre il plauso al suo straordinario lavoro e alle capacità di coordinamento e di guida in ogni ruolo di responsabilità che l’Azienda Usl le ha assegnato in 43 anni di carriera,
dagli inizi nel Reparto di Medicina sino alla Direzione del Dipartimento di Onco-Ematologia. La cittadinanza onoraria è l’abbraccio di una comunità intera, che con consapevolezza ricambia la dedizione, la generosità e lo spirito di servizio con cui lei ha saputo prendersi cura non solo dei pazienti che ha incontrato lungo il suo cammino, ma della persona che quelle cartelle cliniche raccontavano. E di tutte le famiglie che, insieme ai loro cari, hanno affrontato il dolore della malattia.
Ciò cui rendiamo omaggio è la visione lungimirante e la spinta innovatrice con cui ha interpretato i principi e l’etica della professione medica, in costante dialogo con il territorio e con il mondo del volontariato: dal legame con APL – fondamentale per rendere possibile il primo trapianto di midollo osseo autologo nella nostra provincia, nel 1999 – sino alla nascita della sezione locale di Admo e successivamente di Amop, nell’intreccio fertile tra sensibilizzazione e progresso scientifico che non solo ha dato impulso a innumerevoli iniziative di solidarietà, ma ha valorizzato e fatto crescere il nostro polo ospedaliero e sanitario come fulcro di un’intensa attività di ricerca, di studi e pubblicazioni (centinaia, quelle che portano la sua firma), di rilevanza internazionale.
Lungo queste direttrici, il pensiero corre al “Modello Piacenza” su cui, durante le fasi più critiche dell’emergenza Covid, si sono accesi i riflettori grazie all’inchiesta e alla copertina che “Time Magazine” ha dedicato, meritoriamente, all’impegno in prima linea del Professor Cavanna per le cure domiciliari precoci da cui è scaturita – consolidandosi grazie al lavoro
infaticabile e al coraggio di tanti medici e infermieri – l’esperienza così importante delle USCA. Fedele, anche nelle condizioni più difficili, al giuramento di Ippocrate: “In qualsiasi casa andrò, io vi entrerò per il sollievo dei malati”.
Quello su cui si sono posati gli occhi del mondo, in quei mesi, non era solo il servizio di una pietra miliare del giornalismo ma la vita di una comunità, la nostra. Che oggi sente il bisogno di riaffermare la propria gratitudine a chi si è sempre fatto carico di proteggerla “a tutela del diritto di cura… per il prossimo e per il bene comune”, come richiamato nella proposta di
cittadinanza onoraria che 27 consiglieri comunali, di schieramenti diversi e spesso contrapposti su tante questioni, hanno siglato d’intesa, riconoscendo in lei, professor Cavanna, una figura che unisce e rappresenta valori universali di cui il suo percorso professionale e umano è stato, ad ogni passo, l’emblema.
Per questo, con emozione e orgoglio sincero, sento più che mai in questa circostanza di dare voce anche a tutti i colleghi assessori, alla presidente e a ciascuno dei componenti dell’assise cittadina, che ringrazio, nel sottolineare quale onore sia, per Piacenza, poterla annoverare ufficialmente tra i propri concittadini”.

A conclusione della cerimonia il medico ha preso la parola per un breve ringraziamento.

«Sono molto felice e grato a Piacenza, alla sindaca e al Consiglio Comunale per un riconoscimento che non mi aspettavo, e lo dico senza retorica. Ognuno di noi cerca di fare il meglio che può nel proprio lavoro e ricevere una attestazione di stima così importante mi fa molto piacere da un lato, dall’altro mi fa capire che bisogna impegnarsi e cercare di fare il proprio meglio, per far capire anche ai più giovani che l’impegno paga. A volte si dà dieci e si porta a casa molto di più»

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