Venerdì ancora in bici contro la “movida motorizzata”. Intanto spariscono i cartelli di divieto

Il gruppo anti-movida motorizzata non molla ed annuncia una nuova, simbolica, occupazione di piazza Cavalli, venerdì notte 29 marzo fra le 22 e le 24 per impedire, un’altra volta, a giovani, pigri automobilisti di raggiungere la zona dei locali con la propria vettura.

Come già sabato scorso “motore” di questa iniziativa è l’architetto Ezio Trasciatti che, attraverso Facebook, ha lanciato un nuovo appello. Eccolo:

«Questa “rioccupazione” non vuole affatto significare una avversione alla “movida”, anzi sono piuttosto convinto del contrario, poiché “zona ciclo-pedonale” e “movida” possono assolutamente coesistere e trarne reciproco vantaggio. Infatti, non esiste alcuna correlazione tra il permettere il libero accesso e sosta agli autoveicoli nel centro storico (in special modo in Piazza Cavalli) e il favorire i luoghi di ritrovo, deputati all’incontro e al divertimento presenti in zona.

Pertanto, vi aspetto ancora numerosi a piedi o in bicicletta VENERDI’ 29 MARZO prossimo ALLE ORE 22,00 a sostegno di una mobilità sostenibile e per un Centro Storico sempre più sicuro e finalmente vivibile a misura d’uomo. Se possibile fate “girare” in rete tra i vostri amici. Vi ringrazio!».

Trasciatti sa bene, avendolo visto con i suoi occhi, che non appena i ciclisti ma soprattutto la polizia municipale sgombera il campo gli automobilisti tornano ad occupare la piazza e ad esibirsi in sgommanti partenze, ma questo non lo demoralizza. Anzi lo ha convinto che la strada delle occupazioni simboliche è quella giusta, soprattutto per smuovere i piani alti del Comune che, su questo tema, fino ad oggi non hanno mai preso una vera e netta posizione.

Per risolverlo se non vi sono sufficienti risorse per posizionare sotto palazzo Gotico, ogni fine settimana, una pattuglia della Municipale si potrebbero installare due varchi elettronici. Dopo qualche multa anche i più riottosi si convincerebbero a lasciare l’auto in garage od in parcheggio.

Mancano all’appello i cartelli di divieto di accesso

Al momento l’unico atto compiuto dal Comune ha un sapore beffardo, anche se avrà certamente una qualche spiegazione: sul lato di largo Battisti sono improvvisamente scomparsi i cartelli che indicavano il tratto di isola pedonale ed il divieto assoluto di accesso. L’augurio è che siano stati tolti per una qualche forma di manutenzione o per altre ragioni tecniche e che tornino subito al loro posto. Perché non è rimuovendo i cartelli che si risolvono i problemi e si insegna ai cittadini il rispetto delle regole.

Aggiornamento: in tarda mattinata i cartelli, come erano spariti … sono tornati al loro posto.

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