Il 24 aprile, è stata una giornata importante, potenzialmente decisiva, per l’attuazione della democrazia economica in Italia. Le forze politiche che hanno presentato alla Camera progetti di legge sulla partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori in azienda hanno infatti deciso di ritirare i propri testi adottando come testo base la proposta di legge di iniziativa popolare della Cisl.
Il segretario nazionale della Cisl, Luigi Sbarra, ha voluto ringraziare tutti i firmatari delle Pdl di iniziativa partitica, i componenti delle Commissioni e i loro presidenti che hanno condiviso questa impostazione, oltre che i capigruppo di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Noi Moderati per l’atto di responsabilità e sensibilità sociale, che valorizza un metodo concertativo e pone condizioni ideali per una rapida approvazione del provvedimento nei due rami del Parlamento.
L’auspicio a questo punto è che già nei prossimi giorni si determini la convergenza politica più ampia verso un disegno di legge pienamente bipartisan: la Cisl chiede di avanti insieme “uniamo il Paese su una legge di civiltà che promuova, attraverso la contrattazione collettiva, il diritto dei lavoratori a star dentro alle decisioni e agli utili delle imprese, per salari più alti, più qualità e stabilità del lavoro, maggiore sicurezza sui luoghi di lavoro, aziende più produttive, buona flessibilità organizzativa, investimenti e occupazione ben radicati sui nostri territori”.
“Finalmente stiamo per raggiungere un obiettivo su cui da tempo ci stiamo impegnando e che sinora non era mai stato raggiunto, sottolinea il segretario Cisl Parma Piacenza, Michele Vaghini: la Cisl ringrazia per l’unità di intenti raggiunta”. Ora l’iter in Commissione andrà avanti spedito così da garantire questa fondamentale opportunità sia alla parte datoriale sia ai lavoratori, che sentiranno ancora di più il senso di appartenenza alle proprie aziende che per essere competitive sul mercato hanno bisogno di aumentare la produttività.
