Tutti i trucchi per avere un ristorante sempre “Pienissimo”

Giuliano Lanzetti, titolare del Bounty di Rimini, protagonista di un pomeriggio di formazione organizzato da Fipe Confcommercio Piacenza

Ha fatto tappa a Piacenza, presso la sede di Confcommercio, Pienissimo Tour, un evento formativo rivolto ai ristoratori e tenuto da Giuliano Lanzetti, titolare del Bounty di Rimini e soprattutto esperto del marketing applicato al mondo dei pubblici esercizi.

Oltre al presidente di Confcommercio Piacenza, Raffaele Chiappa, al direttore Gian Luca Barbieri, al presidente Fipe Roberto Carbonetti, è intervenuto anche il sindaco di Piacenza, Katia Tarasconi, che ha portato i saluti della città ai tanti esercenti presenti.

Lanzetti, nell’incontro gratuito durato tre ore, ha spiegato ai che non importa quale attività uno abbia, un bar, un ristorante o un food truck: uno dei primi segreti è quello di applicare le corrette regole di marketing ed allo stesso tempo di capire quali errori si commettono nella gestione quotidiana. Il tutto con lo scopo di riempire il proprio locale, senza rimanerne schiavo, come recita anche il titolo del libro che riassume la filosofia dell’imprenditore riminese. Proprio grazie ad un alleato come il marketing si riescono ad affrontare meglio questi tempi di crisi che affliggono il settore, con i costi fissi che sono balzati alle stelle.

Lanzetti dopo aver ringraziato Fipe Confcommercio per aver organizzato l’incontro ed il pubblico numeroso per la calorosa accoglienza, ha ricordato come tanti ristoratori vengano fagocitati dalla propria attività e finiscano per lavorare un numero spropositato di ore. Lui stesso, all’inizio della sua avventura al Bounty, ha fatto scelte sbagliate che però ha saputo individuare e che gli hanno dato uno stimolo per migliorarsi. Ha così creato un metodo che, affinato nel tempo, riesce oggi a dare ottimi risultati e che ha deciso di insegnare anche agli altri. Non per nulla il suo libro ha venduto ben 35 mila copie: se si considera che in Italia i locali sono circa 330 mila vuol dire che almeno il 10% ha acquistato questa “bibbia” del marketing scritta non da un accademico con un linguaggio di difficile comprensione, ma da un imprenditore per altri imprenditori che parlano la stessa lingua.

Un linguaggio chiaro e diretto, lo stesso utilizzato a Piacenza nell’incontro organizzato presso la sede dell’Unione Commercianti in strada Bobbiese. I suoi sono suggerimenti nati dall’esperienza e dal confronto con i tanti “studenti” che incontra nei suoi tour lungo la penisola. Una ricetta che ha portato il suo Bounty a fatturare alcuni milioni di euro, vendendo non caviale e champagne ma hamburger e birre.

Lanzetti ha spiegato come per una corretta azione di marketing sia fondamentale disporre di una buona lista contatti così da poter dare vita ad azioni, rispettose della privacy, che portino alla fidelizzazione, facendo sì che i clienti ritornino nel locale. Basta insomma ad agende scarabocchiate ma largo a sistemi informatici che permettano di avere pieno controllo della propria attività e di rendere efficaci le azioni di marketing così da riempire il locale quando lo si vuole. Un modo per superare i problemi odierni della crisi e della concorrenza, passando per la difficoltà nel reperire personale.

Altro elemento importante per garantirsi una costante affluenza di clienti, tutti i giorni della settimana, è essere in grado di offrire ai clienti non un semplice pasto, ma una vera e propria esperienza. Per farlo occorre disporre di una squadra di collaboratori motivati e formati che, con le corrette tecniche di vendita, siano in grado di coccolare i clienti, farli stare bene. Regalando emozioni uniche si convinceranno i clienti a tornare e si aumenteranno i guadagni.

Questo perché non basta “fare marketing”, spendere soldi in pubblicità, mettere post su Facebook. Bisogna che ogni passaggio venga fatto nel modo giusto, così da evitare di buttare soldi.

Nel pomeriggio di Pienissimo tour è stato sottolineato che, come un computer ha bisogno di costanti aggiornamenti software per poter girare al meglio, anche gli imprenditori del settore hanno bisogno di sviluppare nuove conoscenze e competenze. Del resto il mercato della ristorazione è cambiato profondamente ed è ormai impensabile lavorare come si faceva cinquanta anni fa. Considerare ad esempio i camerieri come dei semplici porta piatti è un grave errore. Lo staff di sala deve essere composto da veri e propri venditori, capaci di mettere a proprio agio i clienti, gestire eventuali criticità e creare valore aggiunto per i locali.

Che sia un bar o una tavola calda, ha raccomandato Lanzetti, bisogna sempre considerare la propria attività un’impresa da affrontare non con l’improvvisazione ma con preparazione e formazione. Non è più tempo per il titolare “tappabuchi” che si rimbocca le maniche e si occupa di tutto. Occorre, magari gradualmente, mettere in campo le giuste risorse umane ed economiche che facciano da volano ad una progressiva espansione della clientela e del giro di affari. L’importante è non pensare di sapere già tutto ma, anzi, puntare su un continuo apprendimento e miglioramento.

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