“Siamo esasperati: ogni alba ci sveglia il carico/scarico del supermercato”

Alcuni abitanti di via Romagnosi e via san Francesco a Piacenza lamentano quotidiane “immissioni sonore” che disturbano il sonno. Una situazione che si protrae da anni

Cambia l’insegna del supermercato ma la modalità di scarico quotidiano delle merci in via Romagnosi a Piacenza, all’alba (a partire dalle 5,30/6,00 di ogni mattina della settimana), rimangono sempre le stesse: le operazioni, che si protraggono per decine di minuti, risultano essere rumorosissime, probabilmente per l’utilizzo di transpallet con ruote metalliche, uniti ai camion che fanno da cassa acustica (come dimostrano i tre video qui sotto girati il 29 luglio 2020, l’8 luglio 2021 e il 7 agosto 2021). Una situazione che gli abitanti del Terzo Lotto, di via San Francesco e di via Romagnosi sopportano da anni e che si acuisce d’estate quando si è soliti dormire con le finestre aperte.

La movimentazione della merce produce un livello acustico notevole che (anche ad imposte chiuse) impedisce il riposo a chi ha la sfortuna di affacciarsi sulla via. Capita poi che alcuni autisti lascino il motore dei propri camion acceso, unendo rumore a rumore.

Fino ad oggi, nonostante ripetute lamentele, nessuno è intervenuto per mitigare l’emissione sonora causata dall’attività. L’utilizzo di carrelli diversi più silenziosi per la movimentazione della merce potrebbe forse risolvere il disagio dei residenti. Il Comune (finora totalmente assente sulla questione) potrebbe – come avviene in altre città – imporre fasce orarie differenti per il carico e lo scarico, costringendo il supermercato a posticipare i rifornimenti oppure ad anticiparli alla sera precedente, subito dopo l’orario di chiusura (come avviene in molte località di villeggiatura).

Ora comunque la goccia sembrerebbe vicina a far traboccare il vaso ed alcuni residenti, nel caso in cui la situazione non dovesse evolversi positivamente, stanno anche pensando di agire per vie legali, arrivando a chiedere non solo l’interdizione delle operazioni prima di determinati orari ma anche il risarcimento per il presunto danno biologico subito fino ad oggi a causa dei risvegli forzati.

C’è però chi spera non si debba arrivare a tanto e si augura a sbrogliare la matassa sia la stessa nota insegna che nel presentare il proprio bilancio sociale  proclama il proprio ”impegno per un futuro responsabile, dimostrandosi generatrice di valore economico, sociale e ambientale per le Comunità”. Dopo anni di menefreghissmo c’è chi spera che la nuova gestione voglia finalmente porre rimedio ad un problema mai seriamente affrontato da chi li ha preceduti.

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1 commento

  1. siamo nella stessa situazione ,in più si posizionano la sera prima dello scarico e accindono i frigo del mezzo per trnere la temperatura basa x tutta la notte…..sai che goduria d’estate sentire un tuono per ore…..

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