Si finge carabiniere e tenta di rubare soldi e gioielli ad una 93enne. Arrestato dalla polizia

L'episodio è avvenuto ieri in città. Nella stessa giornata altri due tentativi andati a monte grazie alla prontezza di spirito degli anziani

Una 93enne piacentina è riuscita ad evitare l’imbroglio architettato da due truffatori e non è caduta nella trappola intessuta da un finto carabiniere.

Nel primo pomeriggio di ieri, per telefono, una donna si è spacciata per sua figlia, ha raccontato di essere in stato confusionale a seguito di un incidente stradale ed ha chiesto disperatamente il suo aiuto. Nel corso della medesima chiamata un sedicente maresciallo dei carabinieri le ha chiesto soldi e gioielli necessari, a suo dire, per pagare la cauzione della figlia ed impedire che questa finisse in carcere. Gioielli che le sarebbero stati restituiti il giorno seguente.

La 93enne spaventata stava per cascare nel tranello quanto per fortuna è rientrata a casa la vera figlia. Intorno alle 14 le due hanno subito chiamato la   questura ed hanno spiegato l’accaduto agli operatori della sala Operativa. Sono immediatamente stati avvisati gli agenti della Squadra mobile che si sono precipitati casa dell’anziana, dove, dopo pochi minuti è arrivato il malfattore che si è spacciato come

appartenente all’Arma dei carabinieri. L’uomo, appena varcata la soglia della casa dell’anziana, è stato fermato ed arrestato dai poliziotti in borghese per tentato furto aggravato. Si tratta di un venticinquenne proveniente dalla Campania, con precedenti per reati contro il patrimonio sempre messi a segno fingendosi carabiniere o poliziotto. Terminati gli atti di rito, su disposizione del pubblico ministero di turno il malvivente è stato portato in carcere.

Sono in corso ulteriori indagini al fine di verificare de il 25enne avesse già messo a segno altri colpi similari nella nostra provincia e per individuare i complici.

Sempre ieri si sono registrati altri due tentativi di furto, con le medesime modalità, a danno di anziani che in entrambi i casi sono riusciti a mettersi in contatto con i figli, sventando i piani dei ladri. Fortunatamente le varie campagne informative rivolte alle fasce più deboli della popolazione stanno dando i loro frutti e la diffidenza verso telefonate di questo tipo aumenta. Come sempre la raccomandazione è quella, davanti al minimo dubbio, di chiamare le forze dell’ordine.

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