Sacerdote accusato di maltrattamenti in un centro residenziale per adulti a Piacenza

Il prete era già stato arrestato per il medesimo reato nel 2017 e condannato con sentenza definitiva. Dopo essere stato allontanato dal centro, negli ultimi tempi vi aveva fatto nuovamente ritorno

Un sacerdote piacentino è accusato di “maltrattamenti in famiglia” in seguito ad di una rapida attività investigativa, coordinata dalla procura della Repubblica di Piacenza e condotta dalla squadra mobile della questura di Piacenza. Sulla scorta degli elementi raccolti il gip del tribunale ha emesso la misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Piacenza e in un altro comune della provincia.

«Il sacerdote – si legge in un comunicato ufficiale –  in qualità di responsabile di un centro di assistenza residenziale per adulti collocato in città è sottoposto a procedimento penale poiché accusato di aver assunto comportamenti autoritativi e punitivi nei confronti degli ospiti del predetto centro, a lui affidati per ragioni di cura, vigilanza e custodia».

In particolare, il sacerdote è accusato di «aver abitualmente ed immotivatamente percosso con schiaffi gli ospiti, arrivando a cagionar loro in alcuni casi delle lesioni personali, di averli ingiuriati e minacciati di comportamenti ritorsivi qualora non avessero ubbidito ai suoi voleri, nonché di aver fatto loro saltare loro i pasti ogniqualvolta non rispettavano le regole dai lui imposte. Il sacerdote era già stato arrestato nel 2017 per lo stesso reato, commesso sempre ai danni degli ospiti del medesimo centro ed condannato con sentenza definitiva».

Il don aveva patteggiato una pena di quasi tre anni.

«Dopo essere stato allontanato dal centro, negli ultimi tempi vi aveva fatto nuovamente ritorno, dapprima assistito da altri volontari, che nel tempo erano stati da lui sempre più allontanati, consentendogli di riprendere in mano la gestione della struttura, ed i nuovi fatti contestati al sacerdote sarebbero avvenuti a partire da novembre del 2021. Il provvedimento a tutela delle persone offese copre anche un comune di questa provincia, ove gli ospiti del centro sono soliti recarsi per la messa domenicale».

Il secondo comune a cui fa riferimento la questura è quello di Agazzano, dove il centro ha una seconda struttura.

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