Anche Leroy Merlin abbandona la logistica piacentina e se ne va da Castel San Giovanni

Nel magazzino della nostra provincia, secondo il colosso francese, "performance operative e di servizio gravemente al di sotto degli standard minimi di mercato". La prefettura convoca un incontro

La provincia di Piacenza perde un altro pezzo di logistica a causa delle troppe tensioni fra aziende e lavoratori. Un leitmotiv che caratterizza ormai da tempo questo settore e che ha già causato, in passato, il trasloco di Adidas e prima ancora l’abbandono di Fedex/TNT dopo i duri scontri con talune sigle sindacali (con svariati risvolti giudiziari).

Questa volta a dire addio è Leroy Merlin, il gigante del fai da tè che ufficializza il suo trasloco attraverso un comunicato stampa.

“A seguito dell’incontro che si è tenuto con il management di Iron Log, fornitore di servizi logistici che gestisce i National Distribution Center di Castel San Giovanni (PC) e Colleferro (RM), Leroy Merlin ha comunicato oggi il recesso dal contratto per i servizi prestati a Castel San Giovanni, alla luce della nuova strategia distributiva, che privilegia sempre più la vicinanza ai clienti finali in una logica ancora più customer-centric e omnicanale e che pertanto richiede una presenza più capillare in Italia. 

Tale decisione è stata presa a seguito della necessità di una revisione e di un potenziamento dell’assetto logistico nazionale, finalizzato a supportare il nuovo piano di crescita annunciato dal Gruppo ADEO – all’interno del quale, il National Distribution Center di Castel San Giovanni, non trova spazio perché da tempo presenta performance operative e di servizio gravemente al di sotto degli standard minimi di mercato. Tali inefficienze del magazzino hanno pesato per un valore di oltre 24 milioni di euro negli ultimi 3 anni, per ragioni non imputabili a Leroy Merlin. L’insieme di queste inefficienze – unito a periodi di inattività – continua ad avere, inoltre, gravi ripercussioni sulle vendite dell’azienda, sui servizi resi ai clienti e sul business dei propri fornitori, alcuni dei quali dipendono da Leroy Merlin per il 60% del loro fatturato. 

Fino a oggi, l’azienda ha sostenuto le conseguenze di tali inefficienze, facendosi carico dei costi e dei disagi dei clienti sia dei negozi fisici che della piattaforma online, tanto che la situazione è ormai diventata insostenibile. 

In base agli accordi contrattuali con Iron Log, il National Distribution Center di Castel San Giovanni rimarrà operativo per tre mesi, durante i quali Leroy Merlin garantirà collaborazione e dialogo per la continuità operativa. 

Poter contare su National Distribution Center operativi è alla base del piano strategico di crescita e sviluppo già annunciato nei mesi scorsi, che ha l’obiettivo di consolidare la presenza del Gruppo sul territorio nazionale e rispondere in maniera sempre più mirata alle esigenze dei clienti e del mercato in una logica ancora più customer-centric e di omnicanalità. 

Per Leroy Merlin, tale potenziamento prevede negli aspetti logistici l’apertura entro il 2024 di almeno 4 nuovi Market Delivery Center (MDC) e Punti di Redistribuzione regionali, al fine di rendere la distribuzione e la consegna più efficiente e capillare ed essere più vicina al consumatore finale. 

Il piano complessivo di rafforzamento della struttura logistica si stima possa generare nei nuovi centri 700 posti di lavoro indiretti”. 

Intanto la prefettura ha diffuso un comunicato con cui annuncia la convocazione di un incontro.

“Per approfondire i contorni della vertenza in corso presso il sito logistico di Castel San Giovanni e favorire il dialogo tra la parte committente Leroy Merlin, l’appaltante Iron Log  e le sigle sindacali presenti, è stato convocato un incontro in questa Prefettura per il prossimo 30 ottobre.

Il Prefetto ha invitato le parti a stemperare il clima di tensione, richiamando fortemente al rispetto delle regole nel superiore interesse del territorio, dei lavoratori e delle aziende interessate”.

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