Il Comune di Piacenza: “Non esiste alcun accordo per l’uso pubblico del parcheggio Lidl di via Calciati”

L'amministrazione potrebbe agire per vie legali poiché "la trasformazione dell'area in parcheggio a pagamento è un'attività economica non compatibile con la destinazione urbanistica"

Il Comune di Piacenza interviene con una nota sulla vicenda del parcheggio della Lidl di via Calciati. Da qualche giorno infatti il discount ha installato alcune sbarre bianche e rosse algli ingressi e cartelli che avvisano della nuova gestione dei 135 posti, non più liberi ed a disposizione anche degli abitanti. La sosta diventa gratuita fino a 90 minuti, oltre i 90 minuti, 10 euro all’ora. Chi smarrisse il biglietto dovrà sborsare 35 euro e dopo due giorni di sosta il veicolo verrà rimosso con costi a carico del proprietario. Una decisione che ha suscitato parecchie polemiche e si è parlato di una convenzione o di un accordo fra il supermercato ed il comune stipulato anni fa quando venne dato il via libera al negozio.

Ora però il Comune chiarisce che non esiste nessun atto formale ma allo stesso tempo lascia intendere che è pronta ad agire legalmente.

“Non esiste alcun atto, alcun documento, alcuna convenzione ufficiale protocollata o repertoriata con cui il Comune di Piacenza possa imporre alla proprietà del supermercato Lidl di consentire il libero accesso al parcheggio di via Calciati di fronte al supermercato stesso. Un’area privata su cui, nel 2018, il Consiglio comunale aveva dato l’ok alla realizzazione del supermarket a seguito del cambiamento di destinazione d’uso dell’area stessa da residenziale a commerciale.

Un ok a cui si era arrivati anche grazie alla garanzia che il parcheggio di fronte al megastore sarebbe stato gratuito e di libero accesso a tutta la cittadinanza; una garanzia fornita all’epoca in aula consiliare dall’allora assessore all’Urbanistica Erika Opizzi, come risulta dai verbali della seduta. Tuttavia, nonostante dalla trascrizione del dibattito del 2018 risulti che a tale garanzia da parte di Lidl corrispondesse un atto formale, non c’è traccia di tale atto. Di conseguenza, la proprietà pare possa disporre dell’area (privata) in modo da renderla accessibile solo ai clienti del supermercato.

D’altro canto, però, ad oggi risulta che tale area parcheggio – dotata nel frattempo di sbarre che ne limitano l’accesso – sia stata trasformata in parcheggio a pagamento, e di conseguenza in attività economica, attività non compatibile con la destinazione urbanistica dell’area ottenuta attraverso il titolo edilizio in deroga autorizzato nel 2018. Pertanto il Comune – fatte le opportune verifiche – si sta muovendo di conseguenza.

Una questione annosa, questa del parcheggio di via Calciati, che l’attuale amministrazione si è trovata sul tavolo appena insediata.

Nel luglio 2022, all’indomani dell’insediamento l’amministrazione Tarasconi ha effettuato due incontri non risolutivi con rappresentanti della società Lidl al fine di trovare la quadra per sottoscrivere la convenzione mancante senza trovare una soluzione soddisfacente a tutelare l’interesse pubblico. La convenzione deve essere sottoscritta al momento del rilascio del permesso di costruire; difficile cambiare le condizioni a permesso rilasciato.

E’ quindi particolarmente complesso ora dirimere una matassa che vede intrecciarsi sostanzialmente due interessi: quello del supermercato, che vuole garantire ai suoi clienti la possibilità di parcheggiare di fronte al negozio nell’area privata realizzata appositamente, e quello della cittadinanza che in quella zona lamenta una mancanza di parcheggi.

All’epoca della costruzione del supermarket, i cittadini avevano ricevuto la garanzia da parte dell’allora amministrazione comunale (che però non trova riscontro in alcun atto formale protocollato, repertoriato) con tanto di articoli di giornale, sulla possibilità di utilizzare l’area di via Calciati come parcheggio pubblico e gratuito.

In attesa di proseguire nella valutazione e nel confronto, si è registrata una fuga in avanti da parte della proprietà del supermercato che ha installato le sbarre e attivato la sosta a pagamento (gratuita per i clienti). Il Comune farà tutto ciò che può per tutelare l’interesse dei cittadini”.

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