I commercianti piacentini si lamentano di un centro storico sempre più sporco

Cresce il malcontento per l'insufficiente pulizia di strade e marciapiedi a partire dai portici che si affacciano sul municipio

Che in centro storico, anche nei portici antistanti al Municipio di Piacenza, la situazione pulizia e decoro sia quantomeno discutibile è sotto gli occhi di tutti e sono soprattutto i (pochi) commercianti che ancora sopravvivono a lamentarsene con crescente indignazione.

Il problema di maggior evidenza è quello delle deiezioni canine (ma anche umane) che se non vengono pulite con regolarità finiscono per incrostarsi sui marciapiedi offrendo un triste spettacolo che restituisce una forte impressione di noncuranza e sciatteria.

Una situazione che richiederebbe interventi straordinari di sanificazione evidentemente non effettuati con sufficiente frequenza (al pari dei normali lavaggi).

Difficile capire se la colpa sia dell’approccio adottato dalla ex municipalizzata di cui il comune di Piacenza (insieme a Parma, Reggio Emilia, Genova e Torino) è “cliente” ma anche azionista  o se i fondi stanziati dall’Amministrazione siano insufficienti per pagare un’efficacie pulizia.

Da qualunque parta la si tiri resta il fatto che la coperta è troppo corta e lo sporco emerge in tutta la sua evidenza.

Ormai quasi quotidianamente sono svariate le segnalazioni che giungono alla polizia locale attraverso l’utile chat istituita con i commercianti del centro storico proprio per portare alla luce problematiche di sicurezza e di decoro in centro città. Segnalazioni che vengono poi girate dal comando di via Rogerio ad IREN ma che, fino ad ora, non hanno sortito gli effetti desiderati.

Che si tratti dei portici INA/INPS oppure di via San Giovanni, della stessa via XX Settembre, di piazzetta Plebiscito l’olezzo (tanto più con il caldo) la fa da padrone e non solo per colpa dei cani e (dei loro padroni). Sempre più spesso sono anche umani che utilizzano le strade ed i vasi come latrine a cielo aperto ed è capitato almeno in un paio di occasioni che alcuni cittadini siano stati aggrediti per aver apostrofato gli incontinenti di turno. In molte strade i negozianti lamentano di non vedere, da mesi, il passaggio di spazzatrici e chiedono a gran voce l’utilizzo di idropulitrici e detergenti per lavare via la sporcizia accumulatasi.

La maleducazione delle persone non è certo responsabilità di IREN né del Comune e contro di essa poche sono le armi a disposizione. Il far si però che le deiezioni non si stratifichino invece dovrebbe essere compito di chi ha in appalto la pulizia delle strade e dei marciapiedi mentre al Comune spetterebbe il controllo costante e puntuale di come il servizio viene erogato e l’eventuale contestazione di possibili inadempienze.

Ricordandoci che le azioni di marketing territoriale possono (forse) riuscire ad attirare turisti a Piacenza ma se poi il cuore della città viene presentato in questo modo …  si dà forma al proverbio secondo cui “Anche il miglior miele si guasta in vaso sporco”.

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