Continua il botta e risposta fra maggioranza e minoranza in consiglio comunale a Piacenza. Dopo il comunicato di ieri del centrosinistra oggi arriva la controreplica di FdI, Lega e Civica-Liberi che sparano una vera bordata contro gli avversari.
“L’allievo ha superato il maestro”, mai detto fu più appropriato: prima abbiamo assistito alle bugie sull’aumento delle tasse, ora dobbiamo assistere a quelle sull’Ex Pertite.
Ma esiste un altro proverbio, altrettanto azzeccato: “le bugie hanno le gambe corte”.
E infatti, la maggioranza afferma: “nell’incontro tenutosi nello scorso mese di febbraio, in cui non ha partecipato nessun componente della coalizione di centro destra, abbiamo aggiornato il Comitato”, aggiungendo poi: “I rappresentanti del centro destra hanno disertato l’incontro”.
Tuttavia, la partecipazione ad un incontro presuppone l’invito allo stesso.
Invito che, invece, non è mai pervenuto a nessun membro della coalizione di centro destra: abbiamo appreso dell’esistenza dello stesso proprio dalla nota della maggioranza.
La verità, invece, è che l’Amministrazione – così come sta facendo per la pratica Piazza Cittadella – sta cercando scuse e giustificazioni per non parlare di ciò che la mette in difficoltà.
Addirittura nella nota a firma maggioranza Tarasconi viene affermato: “confermiamo quindi che la Commissione sarà convocata non appena l’iter amministrativo vedrà un ulteriore avanzamento”: la maggioranza, evidentemente, si è dimenticata (anche) di leggere l’art. 22 del Regolamento di funzionamento del Consiglio comunale e delle commissioni consiliari, che prevede la convocazione della Commissione entro 15 giorni dalla richiesta pervenuta da un numero di membri che siano espressione numerica di almeno un quarto dei consiglieri assegnati al Consiglio”.
E così è stato: Lega, FdI e Lista Civica hanno richiesto la convocazione della Commissione in data 6 marzo pertanto, entro il 21 marzo, attendiamo la convocazione della stessa, sperando di non doverci rivolgere alla Prefettura di Piacenza per ottenere il rispetto dei nostri diritti.
