Due arresti anche a Piacenza nell’ambito di un’operazione dei carabinieri di Marcianise

Si tratta di un uomo di 50 anni ed una donna di 52, entrambi domiciliati nella nostra provincia da alcuni mesi

Ci sono anche un uomo ed una donna, rispettivamente di 50 e 52 anni , entrambi domiciliati in provincia di Piacenza, fra i fermati nell’ambito dell’operazione antimafia “Marcianise” scattata nella giornata di ieri. I due si erano stabiliti da poco tempo (agosto 2022) nel piacentino. Dopo aver espletato le formalità di rito, uno è stato portato al carcere delle Novate e l’altra è stata messa agli arresti domiciliari

I carabinieri di Piacenza hanno supportato i colleghi della compagnia di Marcianise nell’esecuzione di un’ordinanza cautelare, emessa dal gip presso il Tribunale di Napoli su richiesta della direzione distrettuale antimafia, nei confronti di 28 indagati (16 in carcere, 7 agli arresti domiciliari e 5 all’obbligo di firma)  tutti «gravemente indiziati dei reati di associazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti, nonché di numerosi episodi di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti aggravati dal metodo mafioso, oltreché, solo per alcuni soggetti, dei reati di estorsione, usura, ricettazione, riciclaggio, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e induzione di falso in atto pubblico e oltraggio alla giustizia».

«Il provvedimento cautelare – spiega una nota – si fonda sugli esiti dell’attività d’indagine, protrattasi da agosto 2017 a gennaio 2021, eseguita dai Carabinieri della Stazione di Marcianise sotto la direzione ed il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. In tale ambito, le diverse attività investigative hanno consentito di accertare l’esistenza di un sodalizio criminale, composto da soggetti dediti alle citate attività illecite, che ha concretizzato una florida attività di spaccio di sostanze stupefacenti. Le attività dell’associazione dedita all’attività di spaccio di droga, prevalentemente di tipo “cocaina”, erano consumate principalmente in Marcianise, per poi estendersi nei comuni limitrofi, fino a far gravitare i propri interessi criminali anche in Milano, trafficando ingenti quantità di cocaina».

Nel corso delle indagini, condotte con intercettazioni telefoniche ed ambientali, nonché con appostamenti e pedinamenti hanno permesso di ricostruire l’organigramma del sodalizio, la sua struttura, evidenziando una precisa distribuzione di ruoli e compiti tra i malviventi. E’ stato possibile individuare diversi “acquirenti stabili” di stupefacente e sono stati identificati complessivamente 71 indagati.

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