Diego Fusaro: “da cittadini ci stanno trasformando in perfetti consumatori”

Pienone ieri sera in Sant’Ilario per ascoltare l’opinionista che ha preso spunto dal suo libro “Glebalizzazione. La lotta di classe al tempo del populismo”

«Viviamo un conflitto nuovo, nel quale l’élite globalista del grande capitale finanziario sta progressivamente rendendo schiavi i cittadini-lavoratori, svuotandone i diritti conquistati con decenni di battaglie, eliminando la rappresentatività democratica in favore dei mercati, sottraendo la sovranità agli Stati nazionali» è un fiume in piena Diego Fusaro, galvanizzato da un Sant’Ilario stipato di gente, ospite della manifestazione organizzata da Fratelli d’Italia.

L’iniziativa ha preso le mosse soprattutto dal nuovo libro del filosofo, saggista ed opinionista Fusaro: “Glebalizzazione. La lotta di classe al tempo del populismo”. Sul palco, dopo l’introduzione del Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Fabio Callori, il Presidente dell’Associazione Conservatori e Sovranisti Marco Colosimo ha provveduto a “stuzzicare” Fusaro sui più ampi temi dell’attualità nazionale ed internazionale, dando vita ad un “duetto” con l’on. Tommaso Foti, che ha portato il suo contributo di conoscenza diretta delle istituzioni pubbliche e della macchina dello Stato.

Per Fusaro «il populismo inteso quale reale rivolta delle nuovi classi sfruttate, tanto le partite iva così come i lavoratori del pubblico impiego, rappresenta l’unico argine al progressivo svuotamento di risorse e diritti perpetrato dalle grandi multinazionali, che calano su un territorio come un cancro, lo consumano fino a distruggerlo e dopodiché si spostano verso nuovi luoghi da sfruttare”.

Lo scrittore ha trovato la calorosa accoglienza del pubblico interessato a conoscere la eclettica personalità di Fusaro. Applausi scroscianti a più riprese ed un livello di attenzione in sala elevatissimo, nonostante la complessità dei temi trattati.

«La élite arcobaleno – ha spiegato Fusaro – cela con l’umanitarismo e le buone parole il grigio del cosmopolitismo per portare il cittadino ad abbandonare le sue radici, riducendolo ad un perfetto consumatore nel più vasto processo di “Mcdonaldinazzazione del mondo”».

Sollecitato da Colosimo “sull’ascesa e sul declino del primo governo populista della storia Repubblicana” Fusaro ha spiegato come «la capitolazione del governo giallo-verde sia stata causata da un ben preciso ordine impartito da Washington, il quale non poteva tollerare altrimenti l’atteggiamento italiano nel quale si professava fedeltà alla Nato ma, contemporaneamente, si stringevano accordi commerciali con Russia e Cina».

Avviandosi alla conclusione l’on. Foti ha chiesto a Fusaro «quale può essere un orizzonte di speranza per chi vuole contrastare il declino e la sottrazione di sovranità e libertà ai popoli». La risposta di Fusaro è stata tanto tranchant quanto chiara: «Solo la Politica, intesa quale arte del possibile rispetto alla realtà data e venduta quale immutabile, rappresenta lo strumento con la quale contrastare i mercati ed il grande capitale finanziario. Se nascerà un fronte comune di tutti coloro che credono nel proprio territorio, nella propria identità e nelle proprie tradizioni, superando le vecchie categorie politiche di destra e sinistra, la battaglia si può condurre e vincere».

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