Dal lavoro nelle case di riposo al volante di un bisonte della strada: la storia della “Camionista dell’anno”

Vive ad Alseno Palmira Mura che si è aggiudicata il premio "Sabo Rosa 2024". Mamma di 4 figli, dopo il Covid ha preso le patenti ed ha iniziato a lavorare per un piccolo autotrasportatore

Palmira Mura, autista di camion residente ad Alseno, in provincia di Piacenza, si è aggiudicata la quindicesima edizione del Sabo Rosa, il riconoscimento che dal 2010, in occasione della Festa della Donna, viene conferito alla “Camionista/Autista dell’Anno” dal main sponsor dell’iniziativa, il Roberto Nuti Group, dal 1962, attivo nel settore dei ricambi per veicoli industriali. La cerimonia di consegna si è svolta questa mattina nella sede centrale del Gruppo, a Castel Guelfo di Bologna.
“Fare la camionista era il mio sogno fin da ragazza. Sogno che ho dovuto accantonare perché sono diventata mamma molto giovane, e ora sono già nonna – racconta Palmira Mura -. Quindi, per crescere i miei quattro figli, ho lavorato per vent’anni in una RSA dove mi occupavo di accudire le persone anziane. Poi è arrivato il Covid e, quello, è stato un momento emotivamente molto difficile, che mi ha portato a prendere la decisione di realizzare il mio sogno. Ho conseguito le patenti mettendoci tutte le mie energie e il 5 agosto 2021 sono finalmente salita su un camion. Tanta fatica all’inizio, ma ho trovato una piccola azienda che mi ha dato fiducia e sono partita”.
A scegliere l’“Autista dell’Anno”, fra le numerose candidature pervenute attraverso il Web, è stata una giuria composta dalle dipendenti del main sponsor. Alla consegna dell’ammortizzatore rosa, pezzo unico prodotto una sola volta all’anno, era presente Elisabetta Nuti, direttore finanziario del Roberto Nuti Group e presidente della giuria.
“Il Sabo Rosa, giunto quest’anno alla quindicesima edizione continua a evidenziare come in ogni mestiere, e in particolare quello dell’autista di mezzi pesanti, le persone debbano poter esprimere ciò che sono pienamente e ciò che amano fare: due caratteristiche che le donne possiedono in modo naturale – ha spiegato Elisabetta Nuti -. Di Palmira e della sua esperienza, fatta di sacrifici e di scelte personali che hanno cambiato in modo radicale il suo percorso di vita, abbiamo apprezzato la capacità di resilienza e di saper cogliere l’occasione per riscrivere la propria storia inseguendo un sogno lungo una vita. La dimostrazione che non esiste un’età giusta per poter fare ciò che si ama davvero”.

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