Dagli agenti immobiliari Fimaa plauso alla polizia per l’arresto della “truffatrice degli affitti”

Giuseppe Rivetti, Presidente Fimaa-Confcommercio Piacenza
Giuseppe Rivetti, Presidente Fimaa-Confcommercio Piacenza

«Plauso alla polizia di Piacenza per aver rintracciato ed arrestato la truffatrice seriale degli affitti immobiliari». Giuseppe Rivetti, Presidente Fimaa-Confcommercio Piacenza (Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari)  in un comunicato esprime la soddisfazione ed il ringraziamento degli operatori immobiliari della nostra provincia per la rapida esecuzione del mandato di arresto nei confronti di una cinquantenne, condannata in via definitiva per una serie di reati commessi a Mantova. La truffatrice si era successivamente trasferita nella nostra città dove aveva rimediato plurime denunce per aver “affittato” immobili inesistenti, incassando la caparra e poi sparendo dalla circolazione.

«Ogni azione che contribuisca a rendere più sicuro il mercato immobiliare non può che incontrare il nostro favore – aggiunge Rivetti -. Anche alla nostra associazione era stato segnalato questo caso come quello di una pseudo agenzia (che tale non era e non è) che si faceva pagare un anticipo per fornire i dati di appartamenti disponibili. Proprio per questo, come Fimaa, abbiamo predisposto un decalogo, condiviso con le associazioni dei Consumatori, che si può trovare online sul nostro sito (fimaapiacenza.it) ed in cartaceo presso l’Unione Commercianti, in strada Bobbiese. Attraverso questo documento forniamo una serie di consigli utili per non cadere vittime di truffe. La prima cosa da sapere è che nessun agente o mediatore immobiliare professionista chiede mai soldi in anticipo per una qualunque prestazione futura. Con il decalogo mettiamo gli utenti in condizioni di poter comprendere meglio i pericoli che si corrono nell’affidarsi a persone lavorano in maniera irregolare e come riconoscere invece gli agenti immobiliari che operano legalmente».

L’aumento dell’offerta universitaria a Piacenza, con l’aggiunta di nuove facoltà (a partire da medicina in inglese), ha fatto lievitare la richiesta di appartamenti in affitto da parte di studenti e la domanda fatica ad essere soddisfatta. «La conseguenza – sottolinea il presidente Fimaa – è che la ricerca di una casa diventa spesso difficile. Le fasce di popolazione meno esperte, più deboli o con esigenze più impellenti, come gli studenti, gli stranieri, i giovani lavoratori fuori sede, rischiano di cadere in questi imbrogli predisposti da persone senza scrupoli che sanno “vendere bene” quello che non hanno. Noi come associazione abbiamo avviato un dialogo con la Camera di Commercio, Ispettorato del Lavoro e le Forze dell’ordine proprio per rendere il più efficaci possibile le segnalazioni di operatori abusivi o veri e propri truffatori. Se un utente ha un qualche dubbio, si rivolga a noi, telefonicamente o via email e saremo in grado di aiutarlo nello smascherare eventuali “trappole”».

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