Con una mossa a sorpresa la Commissione Europea ha concesso il riconoscimento dell’Indicazione Geografica Protetta ai pisarei e faśö di Parma a discapito di quelli di Piacenza che non godono di alcun tipo di protezione. La domanda era stata presentata in gran segreto durante il 2021 quando la vicina città era stata Capitale della Cultura ed ha percorso tutto il suo iter amministrativo fino ad approdare in Europa dove è stata appoggiata da una larga maggioranza, dal Partito Popolare a quello Socialista. Il rischio ora è quello che Piacenza non possa più utilizzare il nome pisarei e faśö per indicare il famoso piatto povero della tradizione contadina.
«E’ assurdo – ha dichiarato il capogruppo alla Camera Tommaso Foti – che lorsignori si approprino della nostra bandiera culinaria. Ho già contattato il ministro Lollobrigida perché intervenga in Europa per porre rimedio a questa iniquità. Ricordo agli ignavi che l’hanno votata che ne renderanno conto nelle prossime elezioni europee. E’ un precedente pericolosissimo: Accidere ex una scintilla incendia passim».
La versione di pisarei e faśö che d’ora in poi sarà tutelata è tra l’altro quella moderna con abbondante uso di pomodoro e con i fagioli borlotti, più una pasta asciutta che non una zuppa. Contro questa interpretazione si scaglia il gastronomo piacentino Michele Mauro «Sono esterrefatto. E’ una vita che cerco di spiegare come i pisarei e faśö vadano fatti senza pomodoro e con i fagioli dell’occhio. Sono un piatto risalente all’XI secolo, che si offriva ai pellegrini sulla via Francigena. Il pomodoro è arrivato in Europa, in Spagna, nella prima metà del’500 quindi nei pisarei non ci va! E’ pazzesca questa scelta di Bruxelles. Non capiscono un cavolino».
Palazzo Mercanti al momento tace. La maggioranza sarebbe incerta su che pesci pigliare. L’assessore alla cultura Christian Fiazza, già noto per aver portato la coppa di Piacenza in importanti riunioni europee, sarebbe pronto ad indossare nuovamente le armature medioevali presenti a Palazzo Farnese ed a sfidare in singolar tenzone Michele Guerra, sindaco di Parma. Anche l’assessore Simone Fornasari sarebbe pronto a cantarle e suonarle ai cugini parmigiani.