Bonaccini: necessarie modifiche al decreto del Governo che limiterebbe gli spostamenti

Il Presidente della Regione Emilia Romagna ha chiesto al Governo più tempo per esaminare il nuovo decreto che limiterebbe gli spostamenti in tutta la Lombardia oltre che a Piacenza, Parma, Modena, Rimini, Pesaro Urbino, Asti, Alessandria, Treviso, Venzia e Padova, apportando alcune modifiche allo stesso.

Alcuni parti secondo Bonaccini non sarebbero chiare e risschierebbero di creare problemi interpretativi. Lo ha reso noto con un post su Facebook. Perplessità sono state espresse anche dal presidente dela Lombardia Fontana.

“Abbiamo ricevuto solo tre ore fa dal Ministero della Salute la bozza dei due nuovi Dpcm con le misure ulteriormente restrittive anti-Coronavirus. Talune di queste prefigurano agli occhi di molti la possibile introduzione di una grande “zona rossa”, estesa dalla Lombardia a diverse province dell’Emilia-Romagna, del Veneto, del Piemonte e delle Marche. Non è propriamente così, ma alcune parti del provvedimento possono risultare di dubbia interpretazione e domani di difficile applicazione. C’è addirittura chi ci sta chiedendo se lunedì potrà recarsi o meno al lavoro o se verrà introdotto il fermo produttivo.

Ben comprendendo che queste nuove limitazioni sono dettate da indicazioni imprescindibili del Comitato tecnico-scientifico e condividendo l’obiettivo di contenere con ogni mezzo la diffusione del virus, riteniamo necessario poter meglio valutare la coerenza dei provvedimenti, che impattano peraltro in modo disomogeneo sul nostro territorio regionale.

Per queste ragioni ho chiesto al presidente Conte e al ministro Speranza, in una logica di leale collaborazione, di poter lavorare ancora alcune ore per addivenire alle soluzioni più coerenti e condivise”.

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