Aveva assunto alcool e droga il 24enne alla guida dell’auto pirata

Restano gravissime le condizioni del ciclista 32enne che sabato notte è stato travolto dalla Seat Leon lanciata a folle velocità in via Giordani; l’uomo è stato trasferito presso l’ospedale di Modena. Per un vero miracolo è stata invece evitata la fidanzata che si trovava con lui.

Intanto è diventata certezza il sospetto che il 24enne piacentino si fosse messo alla guida dell’auto sotto l’effetto di alcool e droghe. I prelievi effettuati in ospedale a Piacenza, poco dopo l’incidente, hanno rilevato tracce di cannabinoidi ed oppiacei ed un tasso alcolemico pari a 1,60 grammi per litro (contro un limite di legge fissato a 0,50). E’ probabile che oggi venga ascoltato dai magistrati per ricostruire gli ultimi tasselli di questa triste vicenda.

Il momento dell’impatto

Le telecamere di sorveglianza hanno immortalato il momento dello schianto dell’auto contro l’albero: la Seat è arrivata da via Alberici, ha affrontato la rotonda e nell’immettersi in via Nasolini ha preso una traiettoria errata, impattando con la parte destra contro il grosso tronco.  A quel punto l’auto ha compiuto un testacoda e si è fermata a pochi metri di distanza, davanti al bar che si trova sul lato opposto della strada. Una botta fortissima che ha causato gravissime ferite agli occupanti dell’auto, tutti giovanissimi.

L’unico a non essersi fatto praticamente nulla è proprio il guidatore che si trovava dal lato opposto.  Potrebbe rischiare invece la paralisi il 22enne piacentino che sedeva sul sedile a fianco. Avrebbe riportato lesioni alla spina dorsale. E’ stato portato al Maggiore di Parma, in elisoccorso, e ricoverato in neurochirurgia.

Basta auto in piazza

Intanto, a livello cittadino, crescono le polemiche legate al fatto che il centro storico si trasformi, nei week-end in una sorta di circuito automobilistico, con macchine che non solo parcheggiano (quasi) impunemente all’ombra del Gotico ma che sfrecciano anche a velocità elevata nelle vie limitrofe. Anche sabato scorso, notte dell’incidente, vari testimoni hanno visto più di un’ auto partire a velocità elevata. Un copione che si ripete con costanza ogni fine settimana.

La responsabilità di quanto è successo sabato notte – sia chiaro – è solo ed esclusivamente del 24enne che guidava sotto i fumi dell’alcool e non solo. Però molti chiedono, anche alla luce di quanto successo, di far capire una volta per tutte che piazza Cavalli non è un circuito di Formula 1 e che nei locali della movida si può anche arrivare a piedi. Le amministrazioni precedenti non ci sono riuscite. E’ un’occasione per quella attuale per distinguersi, incominciando magari ad installare un vigile elettronico che multi chiunque violi l’area della piazza. Sarebbe un messaggio importante ai giovani, chiamati almeno a rispettare alcune regole basilari. Molto più ampio e difficile invece il tema dell’educazione e della prevenzione, che in questo specifico caso dimostrano di aver fallito in pieno.

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