A Piacenza l’export “vola” (+14,1%)

E’ il quadro che emerge dai dati della Camera di Commercio dell’Emilia relativi al primo semestre 2023. Bene soprattutto il mercato tedesco (+39,7%.) ma incremento anche pere quello francese (+12,1%)

Ha sfiorato i 15,5 miliardi di euro il valore delle esportazioni realizzato delle province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia nel primo semestre 2023.

Ad evidenziarlo sono le analisi dell’Ufficio studi della Camera di Commercio dell’Emilia sui dati Istat, che indicano un aumento dell’1,2% rispetto allo stesso periodo del 2022.

Gli incrementi di valore vedono sostanzialmente appaiate le province di Piacenza e Reggio Emilia (rispettivamente con +384 e + 374 milioni di euro, corrispondenti a +14,1% e a + 5,4%), mentre per la provincia di Parma si è registrata una flessione del 9,9%. Un dato, quest’ultimo, influenzato decisamente dal riassestamento del settore chimico-farmaceutico nel post-covid, mentre il resto dell’industria viaggia in decisa espansione, con punte di crescita particolarmente significative per l’alimentare e i macchinari.

Piacenza: un vero e proprio exploit in Germania e il traino del tessile-abbigliamento

Le esportazioni piacentine, come si è detto, hanno compiuto un balzo del 14,1%, portandosi, a fine giugno, a 3,1 miliardi di euro.

Le maggiori soddisfazioni sono giunte dai mercati dell’area UE, dove si è registrata una crescita del 17,5% e, soprattutto, dalla Germania, dove l’incremento è stato addirittura del 39,7%. Il mercato tedesco (che è il primo per le importazioni piacentine di materie prime e altri beni) si è così portato a 469 milioni di euro, insidiando ormai da vicino il primato detenuto dalla Francia, verso la quale si indirizzano prodotti “made in Piacenza” per un valore di 476 milioni (+12,1% nel primo semestre 2023).

Seppur con qualche significativa eccezione (quella della Cina, ad esempio, che ha fatto segnare un -15,2%), anche i mercati extra UE hanno mostrato un buon andamento, tanto che dato di crescita complessivo al di fuori dell’Unione Europea è stato del 7,6%. In particolare evidenza ci sono gli aumenti per Stati Uniti (un +14% che, da solo, vale 17 milioni di euro in più, con il valore delle esportazioni piacentine salito a 135,4 milioni di euro) e, percentualmente, quelli su Qatar, Brasile e Argentina, tutti al di sopra del 150% e con un flusso di esportazioni in aumento di 29 milioni di euro nei tre Paesi.

Guardando ai diversi settori in cui si articola l’economia piacentina, emerge che tra i comparti che hanno maggiormente contribuito al rilevante aumento dell’export piacentino nel primo semestre 2023 il primato spetta al tessile abbigliamento che, con un incremento del 42,7% sullo stesso periodo del 2022, ha realizzato un valore pari a 861,1 milioni di euro.

Entrando nel dettaglio dei comparti, la domanda estera di manifatturiero piacentino, che rappresenta il 98,8% dell’export della provincia, nel primo semestre 2023 ha positivamente investito anche  i macchinari e apparecchi (il valore si è portato a 619 milioni di euro, con un + 8,5% sul primo semestre 2022), il settore alimentare  (+ 22,9%, con un valore salito a 305, milioni di euro), i mezzi di trasporto (254 milioni di euro in valore e crescita dell’11,7%) e, sebbene in misura inferiore (+1%) di export), la metallurgia, che ha portato il valore delle esportazioni a 270,4 milioni di euro.

Quanto ai Paesi che forniscono i maggiori contributi all’export nella provincia di Piacenza, la graduatoria di fine giugno vede sempre in testa, per l’area euro, la Francia con 476 milioni di euro (15,3% sul totale delle esportazioni), seguita da Germania (a cui viene destinato il 15,1% dell’export piacentino, pari a 469 milioni di euro) e Spagna (229 milioni, 7,3% di tutto l’export), mentre per l’area extra UE spiccano Cina (4,9% dell’export piacentino), Stati Uniti (4,3%) e Turchia (2,3%).

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