Il piano sanitario dell’Ausl per la “Fase 2” non convince il sindaco di Piacenza

Ptrizia Barbieri scrive "vorrei capire quali strategie dell’Ausl abbiano motivato le scelte descritte in questo piano"

Sono varie i sindaci della provincia di Piacenza che hanno chiesto all’azienda Usl maggiori chiarimenti rispetto al piano sanitario  messo a punto punto per affrontare la fase due.

Anche il sindaco Patrizia Barbieri ha espresso il suo punto di vista a questo proposito.

«Oggi l’Azienda Sanitaria ha illustrato il suo piano per la ripartenza in “Fase 2”.

Questo piano è stato presentato dall’Ausl, ma nei contenuti vi erano aspetti di programmazione già definita che non erano stati discussi con i Sindaci del territorio. Mi sono sentita in dovere, quindi – pur rispettando pienamente il ruolo di dirigenti e clinici – di chiedere un confronto approfondito e una discussione in Conferenza Socio-Sanitaria con chi riveste un ruolo di responsabilità nel proprio comune proprio sotto il profilo della salute pubblica.

Se l’epidemia ci ha colti impreparati e ci ha costretti nei mesi scorsi ad una gestione in costante emergenza, per il futuro non possiamo permetterci di non considerare ogni possibile ipotesi o di sottovalutare anche il minimo pericolo. Ammetto che non comprendo alcuni passaggi di questo piano e vorrei precise garanzie sulla ripartenza dell’attività ospedaliera e sulla sicurezza di operatori sanitari, medici e pazienti in tutte le strutture della Provincia di Piacenza, pubbliche e private.

La mia non vuole essere un’ingerenza all’interno di argomenti di carattere sanitario. Questa esperienza ha sconvolto tutti: sappiamo di dover convivere con il virus ancora per parecchi mesi e proprio i medici ci mettono costantemente in guardia sul fatto che in autunno dovremo prepararci ad affrontare nuovi picchi di contagio. Per queste ragioni vorrei capire quali strategie dell’Ausl abbiano motivato le scelte descritte in questo piano. Perché, per esempio, sarebbe stato individuato l’ospedale di Castel San Giovanni come struttura Covid-19? Perché prevedere come unico Pronto Soccorso solo quello di Piacenza?

Questo virus è subdolo e ci impone di trattarlo con estrema cautela, preparandoci ad affrontare lo scenario peggiore sperando, naturalmente, che non si verifichi».

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