Consiglio Comunale di Piacenza: la maggioranza “va sotto” sulla palestra della scuola Carella

La variante urbanistica bocciata con il voto contrario delle minoranze ma anche di quattro consiglieri "di governo". Episodio passeggero o crisi più seria "nell'azionariato" che appoggia la giunta Tarasconi?

Il verde batte la palestra della scuola Carella 15 a 14. Si potrebbe riassumere così il clamoroso stop rimediato quest’oggi, in consiglio comunale, dalla variante urbanistica che avrebbe dovuto dare il via alle pratiche propedeutiche al raddoppio della palestra dell’istituto scolastico. Una costruzione che sarebbe andata ad occupare parte dell’area verde limitrofa di via Lanfranco e Buozzi. Il cambio di destinazione aveva già sollevato le proteste di Legambiente che aveva espresso la sua assoluta contrarietà  a questa che veniva definita come un ennesima cementificazione. Evidentemente l’appello non è caduto nel vuoto ed ha causato una netta frattura al’interno della maggioranza. Il provvedimento è stato bocciato “per il rotto della cuffia” con il voto contrario delle opposizioni ma anche dei consiglieri di maggioranza Sergio Ferri e Costanza De Poli del Pd, Matteo Anelli di Piacenza Coraggiosa, Claudia Gnocchi della Lista Civica di Centrosinistra e con l’astensione di Stefano Perrucci (Pd). Non è mancato anche un colpo di scena. Il provvedimento sembrava essere passato finché Matteo Anelli ha dichiarato di aver sbagliato ad esprimere il proprio voto ed ha chiesto la rettifica dello stesso, portando al ribaltamento del risultato.

Alla lettura dell’esito della votazione dal pubblico presente in sala è partito un applauso subito stoppato dalla presidente Paola Gazzolo, mentre il sindaco, Katia Tarasconi ha sbottato e con un moto di stizza ha ricordato come questa bocciatura costerà alle casse del Comune 130 mila euro. Si tratta del compenso pattuito per la progettazione dell’opera. I fondi necessari sarebbero dovuti arrivare  attraverso un finanziamento del Ministero dell’interno di fatto non più accessibile dopo lo stop alla variante.

Come aveva  precedentemente spiegato l’assessore Adriana Fantini, che aveva “difeso” la palestra (il cui iter era partito sotto l’amministrazione Barbieri ma in una diversa posizione), il milione e duecento mila euro necessari per la costruzione della struttura non sarebbero comunque disponibili al momento. A suo giudizio però il progetto avrebbe permesso di intercettare futuri finanziamenti. Il cambio di destinazione avrebbe comportato il passaggio di 1.161 metri quadri da verde pubblico a verde per attrezzatura scolastica.

Al di là del “motivo del contendere” resta il caso politico che si è aperto oggi è che arriva dopo settimane di tensione legate alla vicenda della falsa fideiussione. Per la prima volta, da quando è stata eletta, Katia Tarasconi ha incassato una sconfitta ed è stata colpita da “fuoco amico”.

I prossimi giorni ci diranno se si è trattato di un “mal di pancia” passeggero e circoscritto o se si è davanti ad un malessere più profondo che darebbe corpo alle voci di palpabili tensioni in seno alla maggioranza, che circolavano già da tempo.

 

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