Università Cattolica, a Piacenza i primi laureati della laurea magistrale in Viticoltura ed enologia sostenibili

Domani verranno discusse le prime tesi di laurea per un primissimo gruppo di studenti del nuovo corso magistrale provenienti dalla California, dall’Italia e dalla Grecia

Biodiversità, sostenibilità, adattamento e mitigazione climatica, ma anche tecniche di precisione. Sono solo alcuni dei pilastri sui quali si basano i progetti di ricerca sui quali viene data la possibilità di lavorare agli studenti della laurea magistrale in Viticoltura ed enologia sostenibili (Sve), affiancando il team di ricercatori dell’Università Cattolica direttamente sul campo. Nel campus di Piacenza domani, martedì 25 luglio, è già tempo di discutere le prime tesi di laurea per un primissimo gruppo di studenti del nuovo corso magistrale, provenienti dalla California, dall’Italia e dalla Grecia. Un corso interamente erogato in lingua inglese che chiama a Piacenza studenti da quasi tutto il mondo. L’appuntamento è alle ore 14 presso l’auditorium Mazzocchi.

Interessanti i temi delle tesi che verranno discusse: la validazione di un protocollo di difesa del vigneto in grado di modificare in tempo reale il volume di soluzione rameica distribuita sulla chioma, contribuendo alla diffusione della viticoltura di precisione mediante lo sviluppo di soluzioni efficaci, sostenibili ed economicamente convenienti anche per aziende di medio-piccola dimensione; la valutazione della resistenza alla peronospora, la più importante malattia del vigneto, in una collezione di varietà geneticamente resistenti; le diverse tecniche innovative di gestione del suolo come strumento di complemento al controllo delle malattie nel vigneto e di riduzione dell’impiego di prodotti fitosanitari; gli studi epidemiologici su due patogeni che fanno parte del complesso del mal dell’esca, una problematica che sta causando gravissime perdite nei vigneti di tutto il mondo e per la quale non esistono ancora metodi di lotta completamente efficaci.

In un settore per definizione internazionale, come quello vitivinicolo, l’Italia è leader mondiale insieme alla Francia ed esporta più del 50% del vino che produce. L’interazione con gli stakeholder di tutto il mondo è diventata un must, e il nuovo corso dell’Università Cattolica, che beneficia di strutture facilmente accessibili dal campus come una cantina, un nuovo laboratorio di analisi sensoriale e prezioso vigneto sperimentale, punta sulla complementarità tra le lezioni in aula e le attività pratiche svolte all’esterno, oltre a uno scambio bi-direzionale con l’Università di Adelaide, in Australia.

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