Sole srl. Stop agli appalti. Internalizzati tutti i 65 lavoratori

Per i sindacati Cgil, Sicobas, Uil: “Accordo storico grazie unità dei lavoratori”. L’azienda prepara hamburger e altri derivati dalla carne per la grande distribuzione

“Un accordo storico”. Solo una settantina di giorni fa sindacati, lavoratori e lavoratrici manifestavano davanti ai cancelli della Sole srl di Piacenza per difendere 19 persone che rischiavano, nel corso dell’ennesimo cambio appalto – sono stati quindici in dieci anni – di perdere il posto di lavoro. Oggi, venerdì 5 luglio 2024, i sindacati Flai Cgil, Sicobas e Uila Uil parlano di “accordo storico” che prevede l’assunzione diretta e l’internalizzazione di tutti i lavoratori che prestano servizio in via Grazia Cherchi, a Piacenza.

“Un risultato ottenuto grazie all’unità sindacale – hanno spiegato ieri sindacalisti e delegati in una conferenza stampa di fronte ai cancelli dell’azienda che prepara hamburger e altri derivati dalla carne per la grande distribuzione – un lavoro di squadra nato in primis dai lavoratori, che hanno capito per primi l’importanza dell’unità sindacale di fronte a queste criticità. L’unità di intenti porta risultati”. Sono 65 le persone che verranno assunte direttamente dall’ex committente senza perdere l’anzianità di servizio e senza periodo di prova. Fino a qui hanno scontato sulla loro pelle una precarietà che non faceva rima con dignità. “E’ stata una vertenza lunga e faticosa, conclusa al meglio anche per la disponibilità delle istituzioni, a partire dalla Prefettura di Piacenza, ma anche della questura e della Digos che hanno capito la situazione. Saremo sempre pronti alla lotta dura davanti ai cancelli, com’è stato qui, ma occorre, oggi, dire che tutti hanno lavorato, grazie alla vertenza Flai, SiCobas, Uila, per arrivare a questo risultato. Grazie anche ai media e all’opinione pubblica, e al datore di lavoro che ha infine capito di rinnovare il patto di fiducia con il massimo valore aziendale, i lavoratori”.

“Il patto sociale tra aziende e lavoratori sembra essersi rotto negli ultimi 20 anni, e un accorod che taglia appalti e subappalti e si riprende la responsabilità del lavoro e delle sue ricadute sociali è, purtroppo, un caso raro. Nelle settimane più dure della vertenza – ricordano lavoratori e sindacati – il futuro di persone con alti carichi famigliari, altri con disabili a carico o che hanno visto sfumare la possibilità di accedere al credito e sono rimasti per un periodo senza casa era a rischio. Mettere da parte un utilitarismo sterile e miope e percorrere la strada dell’internalizzazione è l’unica giusta da proseguire”, concludono.

 

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