Scoperte dalla Guardia di Finanza gravi irregolarità fiscali ed igieniche in tre ristoranti di Piacenza

Due esercizi erano sconosciuti al fisco e si calcola che abbiano evaso imposte per oltre un milione di euro. Irregolarità nella gestione degli alimenti oltre che sul fronte sicurezza e personale

I militari della Guardia di Finanza del Comando provinciale di Piacenza, attraverso l’incrocio dei dati estrapolati dalle banche dati hanno individuato tre esercizi commerciali, collocati in città a Piacenza, operanti nel settore della ristorazione, che presentavano elementi sintomatici di possibili violazioni fiscali unite a potenziali trasgressioni anche di natura igienico sanitaria e sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. Le Fiamme Gialle hanno quindi deciso di effettuare un’ispezione insieme ai Vigili del Fuoco e al personale del Programma di Sicurezza Alimentare dell’AUSL.

E’ così emerso che due, dei tre esercizi verificati, erano sconosciuti al fisco e non avevano presentato, negli anni d’imposta dal 2020 al 2022, le dichiarazioni dei redditi, quelle IVA ed IRAP. Il tutto per un’evasione complessiva  di circa 1 milione di euro. Sono anche state riscontrate irregolarità in materia di lavoro: cinque dipendenti venivano pagati in gran parte, con strumenti non tracciabili e mancava il libro unico sul lavoro, obbligatorio per legge. Sono così state comminate sanzioni per circa 25.000 euro.

I gestori delle attività commerciali si sono inoltre resi responsabili di violazioni in materia sanitaria, a causa delle scarse condizioni igieniche dei locali in cui venivano svolte le attività di ristorazione, nonché in materia di normativa antincendio, per la presenza di alcune bombole del gas, conservate in maniera non corretta e pericolose sia per i lavoratori sia per il pubblico.

Nei confronti di uno dei ristoratori è stata, inoltre, elevata una sanzione amministrativa dovuta alla mancata tracciabilità degli alimenti che sono stati sequestrati al fine della loro distruzione. Un secondo esercente è stato invece sanzionato per il mancato rispetto dei requisiti generali e minimi stabiliti, a livello europeo, in materia di igiene. Infine, sempre a seguito dell’accertamento di quest’ultima violazione, per il terzo operatore è scattata la sospensione temporanea dell’attività.

Infine, con riguardo alla normativa relativa alla sicurezza sui luoghi di lavoro, sono state elevate sanzioni pecuniarie nei confronti di due ristoratori, richiedendo, contestualmente, l’adeguamento dei locali a quanto prescritto dalle norme in vigore.

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