Richiesta d’archiviazione per l’onorevole Tommaso Foti

Il parlamentare piacentino era indagato nell'ambito dell'inchiesta che portò all'arresto di 11 persone fra sindaci, funzionari ed imprenditori della Val Trebbia

Salvo colpi di scena si avvia a finire nel nulla l’indagine per corruzione e traffico di influenze nei confronti del deputato piacentino Tommaso Foti, capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia. La Procura di Piacenza ha infatti firmato venerdì scorso 16 febbraio la richiesta di archiviazione su cui ora dovrà esprimersi il gip.

Il nome di Foti era comparso in alcune intercettazioni nell’ambito della clamorosa inchiesta che porto in carcere 11 fra sindaci, imprenditori e funzionari comunali della Val Trebbia. A tirarlo in ballo era stato in particolare l’imprenditore edile Nunzio Susino che aveva parlato di lui in alcune telefonate. La procura guidata da Grazia Pradella, a distanza di due anni, ha evidentemente ritenuto non vi fossero elementi per procedere nei confronti del parlamentare. Oltre ad uno stringato comunicato in cui dà notizia della richiesta di archiviazione la procuratrice non ha al momento rilasciato “ulteriori delucidazioni”.

Si disinnesca così una “grana” che in caso di rinvio a giudizio avrebbe potuto creare qualche grattacapo alla maggioranza di governo e soprattutto alla premier Meloni di cui Foti è un fedelissimo, tanto da guidare il gruppo parlamentare di FdI alla Camera dei Deputati.

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